Ignoti rompono la serratura dell’acquedotto e lasciano un messaggio di minacce
Al centro della contesa la fontana collegata all’acquedotto. Il gesto ha lasciato tutti a bocca asciutta.
PREMANA – “Volete la guerra del rubinetto, noi siamo pronti. Qui la mafia non comanda, vogliamo una fontana decente”.
E’ il biglietto trovato nel locale dell’acquedotto di Premana, lungo la strada agrosilvo-pastorale per Fraina, dove ignoti hanno anche forzato la serratura della porta di accesso riuscendo ad entrare all’interno. Un atto che sa di ‘ripicca’ per la fontana posizionata all’esterno, collegata al serbatoio dell’acquedotto, che non sarebbe sempre utilizzabile.
L’impianto è gestito dalla società pubblica Lario Reti Holding, così come la fontana che negli ultimi giorni è stata completamente chiusa dopo l’infrazione del locale e il ritrovamento del citato biglietto, che non sarebbe stato neppure il primo ad essere rinvenuto.
“A causa del comportamento di qualcuno che intende porre le proprie questioni con atti di vandalismo, giudicando poi come ‘mafiosi’ gli altri, i risultati che si ottengono sono questi, con un disservizio per tutta la popolazione – fa sapere il comune di Premana in una nota – Perché rompere le serrature dell’acquedotto e lasciare messaggi di questo tipo? Perché danneggiare la proprietà di tutti per un proprio capriccio? La gestione delle acque è in carico a Lario Reti, la quale ha deciso di chiudere le fontane esasperata da questi comportamenti”.
“Se ci sono delle necessità, delle segnalazioni riguardo qualsiasi cosa, se ne può sempre e comunque parlare presso gli uffici competenti, senza arrivare a danneggiamenti o minacce” conclude l’amministrazione comunale. Lario Reti, comunque, dovrebbe riaprire la fontana, salvo altri gesti sconsiderati.