COLICO – Domenica 22 luglio doppio appuntamento per il Festival Musica sull’Acqua. Alle ore 21 a Colico all’Auditorium “M. Ghisla”, il concerto che vede protagonista Alexis Cardenás, eclettico violinista venezuelano, primo violino solista nell’Orchestra Nazionale de l’Ile de France a Parigi ma con collaborazioni che spaziano da Goran Bregovic all’Orchestra Sinfonica di Vienna.
Capace di oltrepassare con grande disinvoltura le barriere fra generi musicali e trovarsi a suo agio in ogni genere musicale (classica, jazz, contemporanea, popolare, improvvisazioni, etc), per il suo ritorno al Festival, sarà in compagnia del Recoveco Ensemble, formazione fondata dallo stesso Cardenás insieme agli altri musicisti dell’ensemble a Parigi nel 1996, un incontro fra solisti venezuelani e colombiani. Sono Leonidas Rondón al cuatro tipico strumento musicale latinoamericano pari a una piccola chitarra, Nelson Gómez al guitarrón strumento folcloristico del Messico e Francisco González alla chitarra.
Il Recoveco è diventato così la sigla dell’incontro musicale tra Venezuela e Colombia. Da allora gli artisti del gruppo girano il mondo unendo la tecnica strumentale accademica, con il virtuosismo delle loro improvvisazioni e la sensualità propria delle arie tradizionali latinoamericane con cui sono cresciuti.
Anche in quest’occasione, dunque, il programma sarà rigorosamente latinoamericano: si va dalla musica di Chucho Valdéz, fra i più famosi musicisti cubani di jazz, e di Hermeto Pascoal riferimento per la musica brasiliana dei nostri giorni, a due musicisti Astor Piazzolla e Manuel Ponce che hanno segnato la musica latinoamericana del Novecento.
La giornata si apre alle 9.30 con il Caffè del Festival (ingresso libero), nella Piazza antistante l’oratorio di Santa Marta nel centro storico di Bellano, nuovo borgo che si aggiunge ai luoghi del Festival.
Una colazione tutta musicale, all’insegna del grande repertorio di musica da camera con il Quartetto op. 95 “Serioso” di Beethoven e la Sonata per due violini op. 56 di Sergej Prokof’ev, composta nel 1932 e che il figlio dello stesso Prokof’ev definì “di volta in volta lirica, briosa, fantastica e violenta”. Ne saranno interpreti i musicisti del Quartetto Matamoe: al violino Corinne Curtaz e Francesco Senese (anche direttore artistico del festival), Simone Briatore prima viola dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Patrizio Serino primo violoncello del Maggio Musicale Fiorentino.