Viaggio in anteprima attraverso la mostra allestita a Palazzo delle Paure
“Lotto. L’inquietudine della realtà. Lo sguardo di Giovanni Frangi”
LECCO – “Una mostra che è pronta ma è chiusa. Questo dice che c’è un gruppo ampio di persone che va avanti comunque. Non vediamo l’ora di condividere questa mostra con tutti, ma intanto il senso di quest’opera comincia già a dispiegarsi e a far germogliare i suoi frutti”.
Durante la presentazione alla stampa della mostra, monsignor Davide Milani ha spiegato così la strana situazione che sta vivendo l’evento “Lotto. L’inquietudine della realtà. Lo sguardo di Giovanni Frangi”. La speranza è che un nuovo Dpcm consenta il prima possibile l’apertura ai visitatori: “Questa mostra comincia già a dare i suoi effetti, a partire dai 300 giovani che, nel rispetto di tutte le norme anti-covid, vengono qui a formarsi per accompagnare i visitatori e si stanno appassionando. La mostra non si apre perché il nostro paese è in una situazione drammatica e proprio questa chiusura rende ancor più necessaria questa mostra che rappresenta una parola di speranza”.
“Questa mostra porta un segno di speranza in città alla vigilia di un Natale che porta una riflessione interiore e parla di una rinascita dopo un anno difficile – ha detto il vice sindaco Simona Piazza -. Abbiamo bisogno di bellezza e di poterci circondare di arte e cultura. Questa mostra è il ritratto di una città operosa che ha lavorato unita, perciò c’è la volontà dell’amministrazione di riconoscere e riconoscersi in questa iniziativa”.
Una mostra da scoprire in silenzio, con grande calma. Un percorso che si sviluppa in una sorta di passaggio da piazza XX Settembre al lago attraverso un luogo dove succede qualcosa: “Non dobbiamo tornare sui nostri passi ma fare un passo in più verso il lago” ha detto l’architetto Giorgio Melesi che ha ideato un percorso che vuole valorizzare la ricchezza di questa mostra. Ad accompagnare i visitatori alla scoperta delle opere esposte (quando sarà consentito) ci saranno 300 ragazzi delle scuole lecchesi, il tutto nella massima sicurezza. Anche la raccolta fondi legata all’iniziativa “Un capolavoro per Lecco” sta procedendo nel migliore dei modi e ha già raggiunto quasi 39 mila euro, cifra vicinissima al traguardo dei 50 mila che, se raggiunta, verrà raddoppiata grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese, ha sottolineato che quest’esperienza è un cammino che si sta facendo assieme: “Nonostante il periodo che stiamo vivendo e l’impossibilità di vedere la mostra è come se da quest’opera uscisse verso la città un sentimento di attesa. Speriamo che possa essere accessibile a tutti il più presto possibile”.
Al centro della mostra Lorenzo Lotto con l’opera “Madonna con il bambino, San Giovanni Battista e Santa Caterina” in un inedito dialogo con l’artista Giovanni Frangi che ha riletto il quadro in sette lavori. “L’arte è sempre stata la chiave di lettura del presente – ha detto il curatore Giovanni Valagussa – ma purtroppo la cultura in questa pandemia ha fatto la fine dei vasi di coccio tra i vasi di ferro. Giovanni Frangi, con un occhio moderno, è riuscito a mostrare la stessa attenzione ai dettagli della realtà di Lorenzo Lotto e credo che, grazie a questo dialogo, si sia raggiunto un risultato straordinario”.
“I colori dell’opera di Lorenzo Lotto hanno un’energia che appartiene al mio modo di interpretare le cose – ha detto Frangi -. E’ proprio lì che ho trovato il suggerimento perché il mio lavoro non fosse schiacciato da un gigante, ma trovasse una sua interpretazione. Ed è proprio lo sguardo del presente che rende contemporanea l’arte del passato. Quando ho cominciato questo percorso non sapevo dove sarei arrivato, questo sconfinamento ha prodotto in me la scoperta di qualcosa che non immaginavo. Il progetto ‘Un capolavoro per Lecco’, portato avanti in un momento di simile difficoltà, è una lazione da tenere a mente”.
Una sala della mostra è dedicata al documentario del regista Francesco Invernizzi che accompagna il visitatore nel percorso di rilettura seguito da Frangi: “Volevo fornire al visitatore uno strumento per capire cosa ha visto Giovanni Frangi nell’opera di Lotto”.
L’attesa è molta e la speranza di tutti è che, quanto prima, tutti possano godere di tanta bellezza.