Un evento tra musica, storia e teatro organizzato dall’Associazione Bovara
“Grazie a chi ha contribuito con entusiasmo”: raccolti fondi per il restauro di una tela del ‘600 nella parrocchiale di Maggianico
LECCO – Oltre duecento persone hanno varcato sabato sera il cancello di Casa Ghislanzoni, attratte da una proposta culturale dal sapore unico. L’antica dimora cinquecentesca, oggi di proprietà della famiglia Invernizzi, si è trasformata in un palcoscenico a cielo aperto per il “Cabaret scapigliato”, iniziativa promossa dall’Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”.
Una serata che ha saputo fondere suggestioni artistiche, atmosfere storiche e momenti di intrattenimento brillante, confermando ancora una volta quanto la cultura possa essere un potente collante tra memoria e contemporaneità.
Nonostante le previsioni meteo incerte, il tempo ha concesso una tregua più che benevola: “un inaspettato clima gradevole e sereno coronato da un ‘operistico’ cielo stellato da Politeama Rossetti di Trieste”, come spiegano gli organizzatori. Il pubblico ha potuto così godere appieno della cornice della villa, un tempo proprietà della famiglia Ghislanzoni, mercanti di pannilana con solidi interessi a Milano e legami con l’aristocrazia lombarda, tra cui i conti Mandelli.
Il percorso è iniziato tra le sale affrescate dell’edificio, fondato nel XVI secolo e ampliato nei secoli successivi. L’elemento che più ha colpito l’immaginazione dei visitatori è stato il soffitto del salone nobile, decorato con scene mitologiche di grande impatto visivo.
Dopo il tour guidato, gli ospiti si sono radunati nel cortile interno per assistere al momento performativo della serata. Protagonista sul “palco” il gruppo musicale Ambarabacciccicoccò, composto da Carlo e Margherita Santomassimo, Ezio e Valeria Sacchi, Daniele Caglio, con la presentazione dell’amica Gaetana Santini. Il repertorio ha spaziato da Fabrizio De André a Giorgio Gaber, passando per Paoli, Lauzi, Aznavour e Guccini. Musica d’autore, dunque, alternata a letture di pungenti aforismi firmati dal dermatologo Roberto Santini, a cui la serata è stata dedicata.
La serata aveva anche uno scopo benefico: il ricavato è stato interamente destinato al restauro della tela secentesca Adorazione dei Pastori, custodita nella parrocchiale di Maggianico, nella cappella dove nel 1886 fu battezzata Gioconda Amilcarina Ponchielli, figlia del celebre compositore Amilcare e del soprano Teresina Brambilla. L’intervento conservativo ha ottenuto il sostegno della Fondazione Comunitaria del Lecchese, che coprirà metà dei costi. Grazie alla serata e a un precedente evento tenutosi il 28 giugno con l’apertura straordinaria di Villa Ponchielli, è stato già raccolto un terzo dell’importo complessivo, pari a seimila euro.
Il ringraziamento da parte dell’Associazione Bovara è andato in primis alla famiglia Invernizzi “per aver aperto le porte della propria dimora”, alla parrocchia di Maggianico e Chiuso con i suoi “sempre disponibili volontari”, e all’editore Paolo Cattaneo di Oggiono, che “ha offerto, come di consueto generosamente, la stampa delle locandine e del materiale informativo”.
Il prossimo appuntamento? A settembre, con una nuova serie di iniziative già in fase di organizzazione. L’obiettivo resta chiaro: completare il finanziamento del restauro attraverso eventi che sappiano, ancora una volta, far “esplodere” la cultura in modo coinvolgente e partecipato.

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