Sold out la serata con Alessandro Barbero, vincitore del Premio Manzoni alla Carriera 2023

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Alessandro Barbero
Alessandro Barbero in occasione della vittoria del Premio Manzoni al Romanzo Storico nel 2011. Il 9 novembre riceverà anche il premio alla carriera

Le iscrizioni si sono aperte lunedì mattina: l’ingresso è andato sold out in poco più di due ore

La consegna del Premio alla Carriera 2023 avverrà il 9 novembre alla Casa dell’Economia

LECCO – Sold out in poco più di due ore la serata con Alessandro Barbero, storico, ricercatore e scrittore, vincitore del Premio Manzoni alla Carriera 2023. Le iscrizioni alla serata del 9 novembre, aperte nella mattinata di ieri, lunedì, si sono chiuse prima delle 11: è andata subito sold out.

Laureato in Storia Medioevale con Giovanni Tabacco nel 1981, Barbero ha poi perfezionato i suoi studi alla Scuola Normale di Pisa sino al 1984; ricercatore universitario dal 1984, diventa professore associato all’Università del Piemonte Orientale a Vercelli nel 1998, dove insegna Storia Medievale. Ha pubblicato romanzi e molti saggi di storia non solo medievale: con il romanzo d’esordio, “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo”, ha vinto il Premio Strega nel 1996. Da segnalare, inoltre la sua vittoria nel 2011 del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni al Romanzo Storico – Città di Lecco con “Gli occhi di Venezia”.

La scelta di Barbero come vincitore del Premio Manzoni alla Carriera 2023 è stata compiuta dal presidente di 50&Più Lecco, Eugenio Milani e dalla Giuria Tecnica guidata dal presidente Ermanno Paccagnini. La cerimonia di consegna del Premio è prevista per giovedì 9 novembre alle ore 21 presso l’auditorium della Casa dell’Economia di via Tonale a Lecco.

Il Premio alla Carriera, attribuito annualmente ad una importante e prestigiosa personalità che “ha in modo visibile perseguito e rappresentato ideali di alto impegno culturale e civile”, è stato istituito nel 2008. Nel 2022 il Premio alla Carriera è stato assegnato – durante una cerimonia tenutasi il 12 novembre – alla regista Liliana Cavani con la seguente motivazione: “L’arte come indagine manzoniana sulla Storia, il cinema come linguaggio di unione tra l’umano e il trascendente”.