Mandello. ‘Ciò che ci lasciamo alle spalle’ e nell’ambiente nella mostra di Francesco Penci

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Mandello mostra 'Ciò che ci lasciamo alle spalle'

Dietro l’esposizione, una riflessione importante e attuale: tutte le nostre azioni hanno conseguenze sull’ambiente

L’inaugurazione nella Sala Polifunzionale del Lido sabato 29 luglio. Curatrice della mostra la mandellese Erica Rompani

MANDELLO – Ognuno di noi, attraverso gesti e azioni, ha influenza sull’ambiente, lo modifica, genera delle conseguenze. Ce ne stiamo ben accorgendo in questi giorni, osservando gli eventi che stanno colpendo da nord a sud la nostra Penisola. Fenomeni che non possono più essere ignorati, di fronte a quali stare fermi non è più possibile. Occorre intervenire, prima che sia troppo tardi, anche se tardi lo è già.

Ed è proprio su questi temi che vuole indurre a riflettere la mostra ‘Ciò che ci lasciamo alle spalle’, che approderà a Mandello nel momento in cui il clima di preoccupazione e paura verso i cambiamenti climatici si è acuito. L’esposizione, con inaugurazione sabato 29 luglio nella Sala Polifunzionale del Lido alle ore 18.00, aiuterà a mantenere ulteriormente alta l’attenzione presentando un connubio di opere d’arte realizzate dall’artista Francesco Penci e oggetti di archeologia contemporanea, rinvenuti durante le giornate di pulizia del lago organizzate dall’associazione Save the Lake.

Oggetti di consumo quotidiano appartenenti al passato, come una lattina degli anni 60′, e opere d’arte che riflettono sulla figura umana e la situazione ambientale. L’opera Senza titolo del 2023 è stata concepita da Penci per essere inserita in un alveare e modificata dal lavoro costante e quotidiano delle api. Eppure i risultati previsti per la realizzazione di quest’ultima sono stati compromessi proprio dagli effetti che il cambiamento climatico esercita giorno dopo giorno su questi insetti.

Mandello mostra 'Ciò che ci lasciamo alle spalle'

L’approccio curatoriale seguito da Erica Rompani, mandellese e curatrice dell’esposizione, spinge il visitatore a interrogarsi sulla duplice responsabilità di ognuno: sia sul piano personale che sul piano collettivo. Lo stesso spazio in cui la mostra è collocata invita i visitatori in contatto con il lago e la natura che tentiamo di salvaguardare. Non serve immaginare un mondo lontano per comprendere l’effetto che ognuno di noi ha: basta fare qualche passo nella mostra Francesco Penci – Ciò che ci lasciamo alle spalle.

La mostra resterà visitabile dal 30 luglio al 12 agosto, dalle ore 10 alle ore 18.00. In occasione dell’esposizione è stato realizzato un catalogo a cura di Erica Rompani, con fotografie di Nicolò Cesana e stampato da Pigiesse.


Francesco Penci

Francesco Penci (1988) è nato a Lecco e lavora a Genestaro (Bg). Si forma in contesto accademico, frequentando prima l’Accademia G. Carrara di Bergamo e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Carrara. È un artista interdisciplinare, la cui ricerca guarda alla condizione umana e ai sottili equilibri in continuo cambiamento.

Save the Lake

Save the Lake ha preso il via nel 2021, ideato da Federico Riva e Lorenzo Negri come evento di pulizia ambientale delle sponde lacustri, via lago e via terra e divenuta ufficialmente associazione nel 2023.

L’obiettivo delle iniziative che promuovono è quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti della salvaguardia dell’ambiente e l’avvicinamento allo sport.

Pagina Instagram: @save   the   lake

Erica Rompani

Erica Rompani (1994), nata Lecco ma cresciuta tra l’Italia e gli Stati Uniti, trascorre gli anni della formazione tra l’Europa e l’Asia. Durante gli anni di studio, lavora in musei e fondazioni Europee, come la Fondazione Braglia e la Peggy Guggenheim Collection, e per gallerie e fiere Statunitensi, come James Cohan e l’Armony Show. Ha scelto – per ora – di ristabilirsi in Italia, dove lavora per i Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia.

LOCANDINA

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