Presentato a Villa Cipressi il volume sull’impianto di risalita rimosso 63 anni fa
A redigerlo il Prof. Claudio Pedrazzini, in uno scritto che unisce la storia ai suoi ricordi personali
VARENNA – Centonovantadue pagine, centoventiquattro immagini (molte delle quali a colori) a formare uno spaccato di conoscenza sulla storia locale. Tutto questo è ‘La funicolare di Regoledo’, trentesimo libro del professor Claudio Pedrazzini, che tratta dell’impianto di risalita un tempo presente nelle frazione di Regoledo, nel Comune di Perledo, definitivamente rimosso 63 anni fa.
Il volume sarà presentato domenica 22 ottobre alle ore 17.00, presso la ‘Sala del Pergolato’ di Villa Cipressi a Varenna, su volontà dell’Associazione Culturale Luigi Scanagatta e di Gianpaolo Brembilla, che ha tenacemente voluto questo progetto, con il patrocinio del Comune di Varenna che ha coperto interamente i costi per la stampa del volume.
Valsassinese d’adozione, Pedrazzini ha scritto questo libro con grande passione e dedizione, dimostrando un profondo attaccamento al territorio anche se vive a Brescia da ben 65 anni. Torna spesso nel Lecchese, insieme alla sua amata consorte Carla, per riscoprire la bellezza
della sua giovinezza.
“L’autore ha saputo unire la parte storica del libro, composta da documenti preziosi, ai suoi ricordi personali, creando così un lavoro che trova accoglienza in un vasto pubblico”, ha sottolineato la dott.ssa Stoppani, presidente dell’associazione.
Una storia, quella della funicolare di Regoledo, essendo passato molto tempo da quando compì il suo ultimo viaggio, ricordata personalmente da poche persone. Tuttavia, leggendo il libro e in particolare la descrizione dei viaggi su questo affascinante mezzo di trasporto a contrappeso d’acqua (in Italia furono solo otto e questa di Regoledo fu la quarta) sembra come se ci si trasferisse in un’epoca più tranquilla, riflessiva e piacevole da vivere.
Chi ha vissuto quei tempi, nonostante i meriti del progresso, si sente spaesato dalla frenesia del ritmo di vita odierno e a volte pensa con nostalgia alla funicolare, ai piroscafi sul lago, ai pranzi domenicali con amici e parenti, a Tartavalle e Regoledo, con le loro Terme e la tranquillità che tanto ritempravano i villeggianti nel resto dell’anno, il Sentiero del Viandante, Vezio e tutte le meraviglie che il territorio circostante sapeva offrire e che, in parte, ancora oggi continuano a esistere.
Con ‘La funicolare di Regoledo’ si vuole tramandare un frammento di storia locale a figli e nipoti, anche se sarà difficile per loro comprenderlo appieno. Tuttavia è doveroso cercare di spiegare loro “cosa c’era prima”.
Chi desiderasse avere più informazioni in merito alla presentazione o acquistare il libro, può contattare l’Associazione Culturale Luigi Scanagatta o visitare il loro sito web ufficiale.