Molteno. Gli studenti della scuola secondaria in scena con “Ora e sempre Resistenza”

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Un omaggio alla memoria e ai valori della Liberazione

“Il teatro aiuta gli alunni ad esprimersi, personalmente e in gruppo, rinsaldando positivi legami”

MOLTENO – Il salone dell’oratorio di Molteno, gentilmente concesso dalla parrocchia, ha ospitato la rappresentazione teatrale “Ora e sempre Resistenza“. Sul palco si sono esibiti ben 108 alunni delle cinque classi terze della scuola secondaria di Molteno, mentre dietro le quinte e in cabina di regia hanno lavorato gli insegnanti di Lettere. Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio teatrale che ha avuto inizio lo scorso gennaio, guidato dalle esperte Cinzia Severino e Cristina Quadrio.

In sala sono risuonate le parole delle leggi fasciste, comprese quelle razziali, la regolamentazione delle tessere annonarie e la dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940, tutte rese con sketch immediati ed efficaci.

Gli alunni hanno poi messo in scena le conoscenze acquisite durante le lezioni, in particolare grazie a una recente visita a Lecco, un tour sui luoghi legati al Ventennio fascista e alla Liberazione, organizzato dalla sezione ANPI. Hanno riscoperto i nomi di protagonisti della Resistenza lecchese, come Adele Stefanoni di Cesana, la giovane staffetta di soli 11 anni che ogni mattina, partendo da Cesana Brianza, raggiungeva Proserpio, e Sidonia Cattaneo, sua concittadina, staffetta fino a Milano e poi primo sindaco della Repubblica nel suo comune.

Hanno ricordato anche i soldati Alessandro Corti e Luigi Binda di Rogeno, uccisi mentre cercavano di tornare a casa dopo l’8 settembre. Un pensiero è andato anche ai partigiani Augusto Lorenzo Spreafico e Mario Conti di Molteno, a cui è intitolata la via vicino alla scuola.

È stata poi raccontata la vita di Pino Galbani, scioperante nel 1943 a Lecco e deportato a Mauthausen, così come le tragiche morti di Alberto Picco e Giancarlo Puecher, testimonianze di una fitta rete di collegamenti tra il Lecchese, la Brianza e la vicina Svizzera neutrale. Un gruppo di rifugiati, nascosto in una botola a Nibionno, fu barbaramente trucidato dai nazisti. Le coreografie e i movimenti scenici sono stati particolarmente apprezzati.

“È questo l’aspetto che mi ha colpito di più – ha commentato al termine della rappresentazione l’assessore all’Istruzione del Comune di Molteno, Sara Brenna – vedere come la Storia, oltre che nel tempo, sia passata anche tra le strade dei nostri paesi”. A queste parole ha fatto eco il sindaco di Garbagnate Monastero, Mauro Colombo, che ha ringraziato gli alunni per aver contribuito a mantenere vivo il ricordo e a non dimenticare.

“Un esempio della valida attività didattica della scuola – ha dichiarato il dirigente scolastico, Marco Magni – che con il teatro aiuta gli alunni ad esprimersi, personalmente e in gruppo, rinsaldando positivi legami”.

Il dirigente ha ringraziato il capogruppo Lorenzo Bruno della sezione ANA di Garbagnate e Brongio, che ha sponsorizzato l’evento. “Siamo noi a ringraziare la scuola – hanno risposto gli alpini – perché ci permettete di perseguire uno dei nostri scopi principali: promuovere i valori che sono alla base della nostra patria e della nostra Costituzione“.