Api Lecco e TreCuori propongono una nuova visione del welfare aziendale

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Alberto Fraticelli, Mauro Gattinoni, Luigi Sabadini, Mario Gagliardi
Alberto Fraticelli, Mauro Gattinoni, Luigi Sabadini, Mario Gagliardi

 

LECCO – Il welfare sta diventando uno strumento sempre più importante nelle relazioni tra le aziende e i lavoratori. Api Lecco, capendo il potenziale rivoluzionario di questo aspetto, ha presentato oggi un modello di welfare aziendale innovativo finalizzato a supportare le aziende e a creare ricadute virtuose sul territorio.

Con il recente rinnovo del contratto nazionale metalmeccanico Confapi, le imprese dovranno mettere a disposizione dei propri lavoratori 150 euro annui, per il prossimo triennio, sotto forma di welfare aziendale, ossia benefit convenienti per le aziende, perché sono a fiscalità agevolate, e convenienti per il lavoratore, perché rispondono alle esigenze.

Api, a proprie spese, ha realizzato una piattaforma telematica grazie ed un accordo di collaborazione stipulato con la società TreCuori rappresentata dal direttore generale Alberto Fraticelli. La piattaforma, quindi, servirà a gestire i piani di welfare delle diverse aziende.

“Stiamo parlando di risorse notevoli, si parla di circa un milione di euro – ha detto il direttore Api Mauro Gattinoni – Quello che sta cercando di fare Api è un modello di welfare che possa avere ricadute positive su tutto il territorio”.

“Il welfare sta diventando un elemento sempre più importante nelle relazioni tra lavoratori, dipendenti, sindacati e associazioni di categoria – ha detto il presidente di Api Lecco Luigi Sabadini –. Cerchiamo di rispondere a un’esigenza delle piccole medie imprese che da sole non sarebbero in grado di gestire internamente questo processo. Guardando più lontano il welfare aziendale può avere ricadute importanti sui lavoratori e le loro famiglie, sul rapporto contrattuale nelle aziende, ma anche sul territorio. Parliamo di tante risorse che se mosse in modo intelligente possono sviluppare nuovi percorsi, ad esempio l’inclusione delle fasce più deboli. Poi c’è l’aspetto di una validazione della correttezza operativa: tutto ciò che gira intorno al welfare deve essere certificato dal punto di vista fiscale”.

Api ha scelto perciò di affidarsi a un partner serio come TreCuori: ” Il nome dell’azienda si riferisce alle imprese, ai lavoratori e al territorio, questi sono i tre cuori della nostra filosofia. Quello che cerchiamo di fare è aiutare aziende e cittadini lavoratori a superare i limiti del welfare tradizionale basato sulle convenzioni – ha detto Alberto Fraticelli -. Le convenzioni spesso si appoggiano solo a grandi player nazionali e internazionali, magari presenti solo in alcune zone e che raggiungono le aree periferiche solo con le vendite online. Il risultato è che vengono tolte risorse al territorio. La filosofia di Tre Cuori è coinvolgere gli erogatori locali del welfare senza chiedere commissioni, è necessario favorire la cultura del welfare per favorire lavoratori, erogatori, aziende e un quarto soggetto che è il territorio”.