LECCO – Nei primi sette mesi dell’anno cresce la cassa integrazione per le aziende lecchesi: da gennaio a luglio, infatti, si è infatti toccata quota 9 milioni di ore contro i 7,7 milioni registrati nello stesso periodo del 2013. E’ quanto emerge dall’ultimo studio della CGIL.
Se in provincia di Lecco la CIG ordinaria risulta in calo di quasi un milione di ore autorizzate rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno (-27,8%), non si può dire lo stesso per la cassa straordinaria e in deroga che crescono rispettivamente del 61,25% (quasi due milioni di ore autorizzate in più) e del 75,88% la seconda che raggiunge il milione di ore.
Sessanta sono le aziende lecchesi interessate dai decreti per cassa straordinaria: otto per concordato preventivo, 30 in contratto di solidarietà, 18 per crisi, tre per fallimento ed una per riorganizzazione.
Ad dover ricorrere in misura maggiore all’ammortizzatore straordinario sono le imprese del commercio (dove si passa da 108 ore autorizzate a luglio 2013 a 629 mila ore al luglio di quest’anno), dell’edilizia (da 90 mila a 233 mila ore), dell’industria del legno ( da 184 mila ore) e dell’alimentari ( da 5 mila a 201 mila ore), le ditte del settore metallurgico ( da 259 mila a 736 mila ore) e meccanico (da 1,5 milioni a 2 milioni ore).
L’incremento per la cassa in deroga, dovuto sostanzialmente allo sblocco delle richieste già avanzate nei mesi scorsi dalle aziende e rimaste ferme per i finanziamenti statali giunti a “singhiozzo”, ha colpito in particolare il settore meccanico (da 190,9 mila alle attuali 307 mila ore autorizzate), il tessile (da 33 mila a 63 mila ore) il settore chimico (da 11 mila a 30 mila ore), quello dell’abbigliamento (da 20 mila a 36 mila ore) e più in generale il commercio (176 mila a 363 mila ore), l’ edilizia (da 64 mila a 103 mila ore).

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