Confindustria premia l’internazionalizzazione: Lecco 3 mld di export

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LECCO – L’export in primo piano nella 17esima edizione de “I Convegni Internazionali di Confindustria Lecco” che si è svolta nella mattina mercoledì nella sala conferenze della sede di via Caprera. Le esportazioni anche per le imprese del nostro territorio rappresentano infatti un’occasione importante di crescita oltre che, in un periodo difficile come l’attuale, di sopravvivenza:

“Sull’export Lecco sta tenendo abbastanza bene – ha spiegato il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi – con un tasso di esportazione che si avvicina al 40 % , tra i più alti a livello nazionale, quindi è per noi un dato estremamente positivo. L’area lecchese produce 3 miliardi di euro di fatturato nelle esportazioni, contro 2 miliardi di importazioni. Positivo ed allo stesso tempo preoccupante è il fatto che 700 milioni di euro, il 25% del fatturato di esportazione, si muova verso la Germania. Sul mercato tedesco, che è stato per decenni basilare per le nostre imprese manifatturiere e che trova dei partner importanti in particolare nel mercato dell’auto, da settembre si è intravisto un leggero calo; questo perché anche la Germania inizia a risentire negativamente di quella che è la situazione generale dell’Europa”.

Da qui l’importanza del meeting odierno, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del mondo imprenditoriale e istituzionale lecchese e i preziosi interventi dal palco di Loris Centola, Co-responsabile Ricerca e Strategia di UBS, oltre che del direttore del Consorzio Aaster, Aldo Bonomi. Moderatore, il caporedattore di Radio 24, Sebastiano Barisoni:

Dopo quattro anni non possiamo più parlare di crisi, siamo di fronte a un cambiamento epocale – ha sottolineato Barisoni – la stagnazione continuerà anche il prossimo anno ed è quindi fondamentale per le nostre imprese collocarsi in mercati extra europei; se vogliamo mantenere gli attuali livelli di export bisognerà agire con ancor più determinazione proprio in quei mercati”.

Tale contesto di difficoltà sembra solo sfiorare Confindustria Lecco , con i suoi 620 associati per circa 28 mila dipendenti: “Quest’anno abbiamo registrato un record per l’acquisizione di nuovi associati – ha rivelato il presidente Maggi – di queste aziende, una cinquantina ha da tempo avviato processi di delocalizzazione con attività in Brasile, Cile, India, Turchia, Russia, Turchia, Romania e rappresentano per la nostra associazione uno strumento importante per capire come muoverci insieme a quelle imprese che si stanno compiendo i primi passi verso l’internazionalizzazione”.

In aiuto degli iscritti, l’associazione degli industriali lecchesi sta sviluppando progetti di supporto all’attività vendite e tutoraggio in azienda per l’inserimento delle imprese nei mercati esteri. Il premio consegnato in mattinata, per la prima volta proprio in questa 17esima edizione del convegno, ai cinque imprenditori lecchesi che si sono distinti per internazionalizzazione delle proprie aziende, va proprio in questa direzione: “Il premio vuole essere un riconoscimento per premiati ed un’occasione per accendere i riflettori su questo aspetto, donando un esempio vincente anche a quelle imprese che ancora non hanno intrapreso la via dei mercati esteri” ha spiegato Riccardo Riva, consigliere Internazionalizzazione per Confindustria Lecco.

I PREMIATI:

Antonio Messina, A.A.G. Stucchi
Marco Gritti, Aida
Marco Corti, Co.stamp
Jacopo Guzzoni, Fomas
Marco Melli, Tesmec

 

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