Crisi e commercio: oltre cento attività chiuse tra gennaio e febbraio

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – La crisi colpisce duro e i commercianti lo sanno bene: stando ai dati diffusi dalla Confcommercio di Lecco, solo nei primi due mesi del 2013 sono stati 116 gli esercenti che hanno chiuso definitivamente la saracinesca della propria attività; il dato che riguarda, però, solo gli iscritti alla associazione e se si guarda fuori da Confcommercio c’è il rischio che le chiusure possano sfiorare quota 200. All’opposto, sempre tra gennaio e febbraio, si sono verificate altre 87 nuove aperture, limando un saldo, comunque negativo, di 30 imprese in meno sul territorio.

Queste statistiche sono solo un assaggio di un report che l’associazione dei commercianti lecchesi presenterà lunedì 8 aprile, presso la sala conferenze di Palazzo Falck, alla presenza del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli:

E’ la prima volta che abbiamo il piacere di ospitare il presidente Sangalli dalla sua nomina. Una primissima occasione è stata all’inaugurazione di Palazzo Falck, anche se allora Sangalli era vicepresidente – ha spiegato Peppino Ceresa, presidente di Confcommercio Lecco – Dall’alto sua posizione da osservatore di un momento così tragico, siamo sicuri che porterà una scossa di energia e saprà fare quella chiarezza di cui abbiamo bisogno”.

Lo studio che l’associazione presenterà lunedì (“Il sistema della distribuzione nella Provincia di Lecco. Evoluzione, sfide e prospettive”) è stato commissionato all’istituto di ricerca Eupolis Lombardia e cercherà di fare luce sulle dinamiche che influenzano il già difficile periodo vissuto dagli esercenti lecchesi:

“La ricerca vuole essere un aiuto concreto, anche con suggerimenti indirizzati ai commercianti per controbattere alla grande distribuzione, che rappresenta uno dei motivi principali di chiusura per le piccole attività – ha sottolineato il direttore Alberto Riva – Tra le opportunità da sfruttare c’è il web e la possibilità di promuovere i propri prodotti on-line, ma è anche importante che gli stessi commercianti facciano rete tra loro. Per questo esperienze come i distretti del commercio – 11 in provincia di Lecco, che coinvolgono 48 Comuni – sono la strada giusta da percorrere”.

Al contrario, la Confcommercio spera nel rinvio della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, la cui prima tranche di luglio andrebbe a sommarsi all’acconto IMU, alle imposte sul reddito e all’aumento dell’IVA. Insomma, un inasprimento fiscale che potrebbe mettere a rischio nuove imprese sul territorio e con risorse per la cassa integrazione in deroga ancora da trovare per il secondo semestre dell’anno.