Economia. L’inflazione rallenta: prezzi stabili a Lecco

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LECCO – Rallenta ancora l’inflazione a Lecco, almeno dal confronto tra i dati di luglio di quest’anno e quelli del luglio 2016, che rilevano una variazione annua del +0,3% (era + 0,5 nel mese di giugno); in ripresa la variazione mensile che passa al +0,2% di luglio dal -0,1% di giugno. Questo secondo il report realizzato dall’ufficio statistica del Comune di Lecco.

“A livello locale le variazioni dei prezzi registrano valori con segno più anche se le stesse sono di modesta entità e, in particolare, si può tranquillamente dire che i prezzi rispetto a luglio dell’anno scorso sono quasi stabili” spiegano gli esperti di Palazzo Bovara – La variazione che si attesta al + 0,3% è in decisa diminuzione rispetto ai mesi precedenti; infatti è il terzo mese consecutivo di rallentamento e risulta decisamente inferiore a quella registrata a febbraio 2017 (+1%) il maggior valore registrato quest’anno”.

Anche a livello nazionale le variazioni sono più lievi rispetto ai primi mesi dell’anno, ma rispetto a Lecco i valori sono sostanzialmente più alti (a luglio +1,1, la maggiore variazione registrata finora nel 2017 è ad aprile quando si sono toccati quasi due punti percentuali).

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) di Lecco a luglio 2017 (base anno 2015=100) è pari a 100,5 e pertanto indica che i prezzi in un anno e mezzo sono cresciuti di solo mezzo punto percentuale (la crescita, tra l’altro è da imputare esclusivamente al 2017 in quanto a fine anno 2016 l’indice complessivo si attestava al 99,9).

La disaggregazione delle variazioni locali per tipologia di prodotto mette in evidenza il differente andamento dei beni rispetto a quello dei servizi. I beni registrano un aumento annuale (+0,3%) a fronte di una contrazione dei prezzi rispetto ad mese precedente (-0,3%); i servizi, invece, sono in leggero aumento rispetto a luglio 2016 (+0,2%), ma in deciso crescita rispetto a giugno 2017 (+0,6%).

Calano i prezzi degli alimentari (-0,4%): più classi di prodotto risultano artefici di questo calo, in particolare la Frutta(-4%) e i Vegetali (-1,5%) interessati da molteplici prodotti sia stagionali (rilevati in piena stagione) che non stagionali (rilevati tutto l’anno) che registrano prezzi in promozione o addirittura ribassati, tra l’altro i prodotti in diminuzione sono decisamente maggiori di quelli in aumento. Anche carni e pane e cereali risultano in diminuzione di poco più di mezzo punto percentuale.

Solo i  prodotti ittici e oli e grassi hanno registrato aumenti di prezzo oltre il punto percentuale rispetto al mese di giugno 2016. Il dato rilevato nel mese di luglio recupera un po’ la forte diminuzione congiunturale registrata a partire da marzo 2017 (unica eccezione il mese di maggio +1%).
Perdura la contrazione mensile dei beni energetici la cui variazione si attesta al -1% e risulta col segno meno già da aprile 2017; si contrappone al ridimensionamento della variazione annuale che, pur positiva, registra il dato più basso da inizio anno (+3,4%).

Nessuna variazione di prezzo dei  tabacchi rispetto al mese di giugno 2017 e la conferma della diminuzione su base annua che registra per i secondo mese consecutivo una diminuzione di tre decimi di punto. Sino a maggio la variazione era di segno più ed addirittura da gennaio ad aprile i valori erano prossimi al 3%.

Nel mese di luglio 2017 le divisioni che hanno registrato una variazione congiunturale (rispetto al mese precedente) con segno più sono: Ricreazione, spettacolo e cultura (+1,6%); Servizi ricettivi e di ristorazione (0,5%); Trasporti (+0,4%) e Altri beni e servizi (+0,3%). Variazione nulla per la divisione Servizi sanitari e Istruzione. Segno meno invece, sempre rispetto a giugno, per: Comunicazioni (-0,9%); Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,4%); Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,2%) e Bevande alcoliche, abbigliamento e calzature e Mobili, articoli e servizi per la casa (tutte e tre con variazione negativa di un decimo di punto percentuale).