Ex Eucasting: l’atto finale, firmato l’accordo prima dei licenziamenti

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Il fabbricato dell'ex Eucasting
Il fabbricato dell’ex Eucasting

 

MONTE MARENZO – Tramonta definitivamente un sogno, quello dei lavoratori dell’ex Eucasting che speravano nella ripartenza della fabbrica di Monte Marenzo: martedì sera è stato siglato l’accordo che prevede un riconoscimento economico per i lavoratori che dal prossimo martedì saranno tutti licenziati.

Erano 92 quando Alp Group, che se n’è presa in organico una trentina, ha fatto capolino per tentare l’acquisto dopo il fallimento, nel 2014, dell’ex Eucasting, passata poi alla Fomma srl che ne aveva affittato un ramo d’azienda e da questa all’Alp Group, che a gennaio avrebbe dovuto formalizzare l’acquisizione.

La vendita era ‘saltata’ a fine maggio, quando il notaio incaricato dell’atto aveva rilevato l’impossibilità dell’operazione per un abuso edilizio già segnalato dal Parco Adda Nord e mai sanato. Da qui, la decisione di Alp Group di rinunciarvi.

Quell’opera abusiva, relativa ad una parte esterna del fabbricato, non è stata l’unica difficoltà incontrata dall’acquirente: durante il primo sopralluogo effettuato dal compratore, l’azienda è risultata ‘svuotata’ di alcuni macchinari produttivi e nonostante questo si era comunque giunti ad un compromesso economico tra Alp e curatore fallimentare sul prezzo di acquisto del fabbricato.

Martedì è stato l’atto finale, con la chiusura definitiva della vicenda: “Abbiamo discusso fino a tarda sera per un accordo di massima che prevede un riconoscimento economico dai lavoratori – fa sapere Enrico Azzaro della Uilm – Un’amara vicenda che finisce in un modo pessimo. Dal 15 aprile scorso, alla scadenza del ramo di affitto di Alp, iniziato ad ottobre ma di fatto senza avvio dell’attività, i lavoratori sono rimasti ‘sospesi’ senza retribuzione ed ora, rispetto ai contributi, attendiamo che il Ministero del Lavoro si pronunci sulla revoca o meno della cassa integrazione”.

I lavoratori, con la rinuncia di Alp, tornano in capo alla procedura fallimentare di Eucasting. “Nessuno aveva visto un caso come questo – sottolinea Rino Maisto della Fiom Cgil – è una storia travagliata e finita in malo modo. Da parte nostra abbiamo cercato di far ottenere le migliori condizioni possibili ai lavoratori, nonostante l’esito della vicenda”.