Lavoro: per Cgil, Cisl e Uil si prospetta un autunno “freddo”

Tempo di lettura: 3 minuti

Lavoro

LECCO – Non si annuncia un autunno facile per il mercato del lavoro nel lecchese: c’è aria di pessimismo tra i sindacati confermato anche dai recenti dati dell’indagine “Excelsior” di Unioncamere che ha prospettato un calo nella previsione delle assunzioni in provincia (-6% rispetto al 2013).

Valerio Colleoni - CISL
Valerio Colleoni – CISL

“Quello che ci preoccupa è che la ripresa dell’attività ventilata dalle imprese al momento non corrisponde ad una ripresa dell’occupazione – sottolinea il segretario della Cisl, Valerio Colleoni – I dati ci dicono che prevale ancora la perdita di posti di lavoro rispetto alle nuove assunzioni. Il problema che ci impegnerà tra settembre e ottobre sarà quello di capire, insieme alle associazioni datoriali, come facilitare nuovi ingressi; per i giovani bisogna guardare in particolare all’apprendistato sfruttando anche la recente normativa del Governo”.

Secondo Colleoni “Expo 2015 può aiutarci sul fronte del turismo in città, ma serve arrivarci preparati, formando i nostri giovani e non perdendo quest’occasione. A settembre ci si dovrà confrontare anche per mettere in sesto di quelle aziende del territorio che sono in crisi che possono salvarsi”.

Wolfango Pirelli
Wolfango Pirelli – CGIL

“Le crisi aziendali sono rimaste quelle già note, non si sono verificati nuovi casi – spiega il segretario della Cgil, Wolfango Pirelli – La situazione a Lecco è stazionaria, non si vede un’inversione di tendenza e per ora non ci aspettiamo una ripresa occupazionale né di produttività, soprattutto senza azioni che vadano a sostegno della crescita. Per questo, anche per il territorio lecchese, dipenderà molto dalle scelte del Governo e c’è da sperare che non si vadano ancora a colpire pensioni e contratti pubblici, con una conseguente contrazione dei consumi che interesserà anche la nostra provincia.”

Per il segretario della Cgil, però, c’è una nuova questione da affrontare: “Oltre alle difficoltà già note, andremo incontro ad altre due problematiche: la perdita di deleghe della Provincia e la riorganizzazione della Camera di Commercio che rischiano di far scomparire due importanti riferimenti per il coordinamento dello sviluppo del territorio”.

Enrico Azzaro
Enrico Azzaro -UIL

In casa Uil, più che di una “ripresina” si parla “di una tenuta occupazionale complessiva in quelle aziende che già utilizzano ammortizzatori sociali” come riferisce il segretario dei metalmeccanici della Uil, Enrico Azzaro:

“Bisogna sottolinearlo perché nel lecchese, a differenza di altre province, si hanno meno licenziamenti ma chi esce dal mercato del lavoro ha più difficoltà a rientrarci rispetto invece ai lavoratori di altri territori – spiega Azzaro – Per ora continua a reggere l’export ma le ultime notizie parlano di un rallentamento dell’economia tedesca e per questo è necessario monitorare la situazione e capire se possano esserci ripercussioni anche per le molte aziende lecchesi che esportano verso la Germania”