Emergenza Coronavirus, sospesi i versamenti per le attività ricettive e agenzie di viaggio

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Alberto Riva
Alberto Riva, direttore Confcommercio Lecco

Disposta la sospensione dei versamenti Irpef e dei contributi Inps: pagamenti rinviati a fine maggio 2020

Il direttore di Confcommercio Lecco Alberto Riva: “Diamo un po’ di ossigeno alle imprese del turismo”

LECCO – Importanti novità per le attività ricettive e le agenzie di viaggio colpite dall’emergenza Coronavirus: è stata infatti disposta la sospensione dei versamenti Irpef e dei contributi Inps.

La decisione è contenuta nel Decreto legge 2 marzo 2020 , n. 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.  Per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio italiano, sono sospesi, dal 2 marzo 2020 fino al 30 aprile 2020: i termini relativi ai versamenti delle ritenute alla fonte (di cui agli articoli 23, 24 e 29 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600) operate in qualità di sostituti d’imposta; i termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria. Questi versamenti potranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020. Le ritenute, i contributi previdenziali nonché assistenziali e i premi per l’assicurazione obbligatoria già versati non sono rimborsabili.

“Si tratta di un intervento importante per dare un po’ di ossigeno alle imprese del turismo – spiega il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva – Questo provvedimento consente di spostare a fine maggio sia i versamenti Irpef che i contributi Inps, anche se ci saremmo aspettati che venisse introdotta la possibilità di pagamenti rateali e non in un’unica soluzione: fin da ora auspichiamo una modifica in tale senso quando ci sarà la conversione in legge del decreto”. E aggiunge:  “Invitiamo le aziende associate del settore a contattare quanto prima i propri commercialisti-professionisti di riferimento per concordare le tempistiche dei pagamenti che sono stati oggetto del rinvio stabilito dal decreto”.

Poi il direttore conclude: “E’ chiaro che quanto stabilito dal decreto non basta però a riportare il sereno per un settore che sta subendo contraccolpi pesantissimi anche nel nostro territorio. Come Confcommercio ci aspettiamo che il Governo metta mano ad altre azioni di supporto concreto per gli imprenditori e i lavoratori di questi e altri comparti messi in ginocchio dall’emergenza Coronavirus”.