Como e Lecco: imprese in crescita annua, ma il trimestre frena

Tempo di lettura: 3 minuti
Apertura Open cartello
(Foto di Tim Mossholder da Pixabay)

A fine marzo 2025 il saldo tra aperture e cessazioni è di poco positivo a Como +9 e negativo a Lecco -39. In totale si contano 1.500 nuove aperture contro 1.530 chiusure

Crescono solo le società di capitale: +3,1%, in calo le imprese tradizionali

LECCO – Il tessuto imprenditoriale del territorio lariano conferma una certa tenuta, nonostante un avvio d’anno all’insegna della prudenza. Secondo il report dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco, al 31 marzo 2025 il numero totale delle imprese registrate è aumentato dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, segnando +442 aziende (Como +342, Lecco +100). Una performance che supera quella regionale (sostanzialmente stabile) e nazionale (-1,1%).

Ma se il dato annuale mostra un saldo positivo, il confronto trimestrale restituisce una fotografia più sfumata. Il bilancio tra iscrizioni e cessazioni nei primi tre mesi dell’anno si chiude infatti con un leggero segno meno: -30 unità. Un calo dovuto in particolare al territorio lecchese (-39 imprese), mentre Como registra un lieve saldo positivo (+9). Complessivamente, si contano 1.500 nuove aperture contro 1.530 chiusure, segnando un miglioramento rispetto allo stesso trimestre del 2024, quando il saldo negativo era di -274 unità.

Camera di commercio lecco

Le dinamiche per forma giuridica: il capitale tiene, le società di persone arretrano

Tra i segnali più chiari emersi dall’analisi statistica, spicca la crescita delle società di capitale, aumentate del 3,1% su base annua, mentre calano società di persone (-2,8%) e altre forme (-9,6%). Anche le imprese individuali, pur con timidezza, registrano un lieve incremento (+0,8%).

Como si distingue per un andamento più vivace delle imprese a responsabilità limitata (+3,3%) rispetto a Lecco (+2,5%), mentre entrambe le province segnano flessioni nelle forme più tradizionali di impresa, a dimostrazione di una trasformazione strutturale del panorama imprenditoriale.

I settori: il terziario traina, il manifatturiero fatica

Il quadro settoriale evidenzia una ripresa dei comparti legati ai servizi, con crescite significative nel turismo e ristorazione (+2,3%), nei servizi professionali, scientifici e tecnici (+3%), e nei servizi finanziari, immobiliari e assicurativi (+2,4%). A Lecco, in particolare, colpisce la crescita del comparto “attività artistiche e di intrattenimento” (+7,6%).

D’altro canto, continua la sofferenza del manifatturiero, dove quasi tutti i comparti risultano in calo: il metalmeccanico perde 55 imprese (-1,2%), seguito dal legno-carta (-2,6%) e dal tessile-abbigliamento (-2,3%). In controtendenza solo le costruzioni, che a livello tendenziale crescono dello 0,5%, anche se nel trimestre mostrano un leggero arretramento (-0,2%).

falegname

L’artigianato: segnale debole ma non spento

Le imprese artigiane rappresentano un capitolo a parte. Al 31 marzo 2025, si contano 22.975 realtà artigiane tra Como e Lecco, in aumento di 47 unità rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il saldo trimestrale è negativo (-97), con 562 nuove aperture e 659 cessazioni. In questo contesto, Como mostra un profilo più stabile (+0,4%) rispetto a Lecco, che registra un lieve calo (-0,2%).

A livello di comparti, è sempre l’edilizia a sostenere il comparto artigiano (quasi il 39% del totale), mentre le attività più in difficoltà restano alimentari (-5,5%), legno e arredo (-2,8%) e metalmeccanica (-2,1%). Qualche raggio di sole arriva dai “servizi alla persona” (+1,8%) e dagli “altri servizi” (+2,3%), che testimoniano una vitalità ancora presente in nicchie di mercato resilienti.

Un territorio che cambia pelle, tra resilienza e riconversione

L’impressione generale è quella di un tessuto economico che, pur sotto pressione, cerca di adattarsi e rinnovarsi. Le imprese lariane, specie quelle più giovani e innovative, sembrano orientarsi sempre più verso i servizi e le forme societarie più strutturate. Un segnale che, se confermato nei prossimi trimestri, potrebbe rappresentare un punto di svolta nella composizione dell’economia locale.

In un contesto nazionale ancora incerto, il sistema lariano sembra voler restare in piedi, seppur con l’equilibrio precario di chi affronta una transizione. Non un rimbalzo, forse, ma una lenta e testarda risalita. E in questi numeri, freddi solo in apparenza, si intravedono le scelte, le sfide e le speranze di migliaia di imprenditori che, ogni giorno, provano a farcela.

REPORT INTEGRALE