Sindacati contrari alla scelta delle associazioni di categoria
“Non vogliamo concludere questa esperienza, siamo pronti a rilanciarla”
LECCO – Un’esperienza unica a livello nazionale, Network Occupazione Lecco è nato 25 anni fa mettendo insieme sindacati e imprenditori per mettere in comune idee e proposte e dare risposte sul fronte del mercato del lavoro. Una realtà, però, che rischia di concludersi a breve.
Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una conferenza stampa oggi, martedì, per fare il punto della situazione e spiegare le proprie posizioni. In particolare Network Occupazione è un’associazione che, oltre alle sigle sindacali, vede la partecipazione di Ance, Confcommercio, Confartigianato, Confindustria e Api.
“Nei mesi scorsi quattro associazioni di categoria (ad esclusione di Api) hanno espresso la volontà di superare l’esperienza di Network Occupazione: una scelta che ci vede contrari – ha detto Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco – specialmente in un periodo come questo, quando a settembre ci troveremo a dover affrontare problematiche molto critiche. Le associazioni favorevoli allo scioglimento, hanno proposto l’istituzione di tavoli politici. Noi, invece, crediamo sia fondamentale mantenere il carattere associativo di Network Occupazione perché non è una un’alternativa a tavoli temporanei che man mano possono essere creati su specifici argomenti, promossi dalle parti sociali”.
“Quello che chiediamo è un ulteriore momento di riflessione per rivedere la proprio posizione e far scaturire la volontà di andare avanti e rilanciare Network Occupazione – ha detto Diego Riva della Cgil Lecco -. Restando sul tavolo associativo abbiamo ragionato per capire come modificare questa esperienza che, dopo tanti anni, non può essere banalizzata anche alla luce delle risposte che è riuscita a dare al territorio”.
“Noi crediamo si possa andare avanti – ha detto Salvatore Monteduro della Uil del Lario -. E’ assurdo che la liquidazione venga proposta in un periodo tanto difficile come quello che stiamo vivendo. Network Occupazione è un luogo di condivisione, progettualità e idee, destrutturare questo luogo significa perdere un valore notevole e non comprendiamo il perché”.
Il bilancio è in attivo e i soci sono chiamati a contribuire con una quota annua di 516,00 euro che vengono utilizzati per portare avanti progetti. Dopo la riunione l’associazione sarebbe dovuta andare a elezioni e, seguendo la rotazione, sarebbe stato eletto un presidente appartenente all’Ance e un vice presidente della Cgil (il presidente era Mauro Gattinoni, eletto in seno all’Api, che si era dimesso al momento della scelta di candidarsi a sindaco).
La proposta dei sindacati è quella di rilanciare l’associazione attraverso due passi principali:
- rivedere ed allargare gli scopi e le funzioni dello Statuto, ampliandone gli obiettivi in funzione dei cambiamenti intervenuti in questi anni. Network aggiungerebbe quindi al ruolo tecnico progettuale già in essere, anche una valenza “politica” che, fatta salva la sovranità imprescindibile di ciascuna organizzazione, consenta di discutere idee e proposte da parte dei singoli soci, ivi rappresentati ai propri massimi livelli. Tutto ciò al fine di poter rappresentare alle Istituzioni Territoriali (Camera di Commercio, Ente Provincia, Enti Locali), Regionali e Nazionali gli interessi e progetti necessari allo sviluppo
economico, sociale ed ambientale del Territorio, valorizzando e patrimonializzando le attività produttive,le competenze e le identità locali. - allargare la partecipazione ad altre associazioni che ne facessero richiesta (hanno sinora fatto richiesta o dichiarato il proprio interesse CNA e Confcooperative), opportunità quest’ultima che permetterebbe di arricchire le proposte di Network di idee e contenuti, dando all’associazione una rappresentanza di tutti i settori imprenditoriali presenti e significativi del territorio lecchese.
Tecnicamente, da statuto, per sciogliere l’associazione serve l’85% dei voti favorevoli, percentuale che al momento non c’è: “E’ pur vero che non vogliamo che Network Occupazione rimanga solo una cosa formale, bensì siamo convinti che debba avere un ruolo sostanziale. E’ solo con lo spirito associativo che si può animare un confronto tra stakeholder, stimolando sperimentazioni innovative”.