Olio di semi, verdura e pasta: ecco gli alimenti che hanno subito più rincari

Tempo di lettura: 2 minuti

Studio della Coldiretti sugli aumenti di prezzo dei prodotti alimentari a causa della guerra

Il presidente Trezzi: “Un mix esplosivo dei rincari energetici e di quelli delle materie prime agricole”

 

LECCO –  Gli aumenti dei prezzi al consumo dei prodotti alimentari e delle bevande, determinato dalla guerra in Ucraina, con il record fatto segnare dall’olio di semi che costa il 19% in più, davanti alla verdura fresca (+17%) e alla pasta (+12%), fanno calare la fiducia dei consumatori.

È quanto rileva Coldiretti nel commentare l’indice Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese a marzo, che risente dell’inflazione salita in media del 4,6% per il cibo.

Significativi aumenti del prezzo nel carrello della spesa – sottolinea Coldiretti Como Lecco – si registrano per il burro (+11%), la farina (+9%), la frutta fresca (+7%) e la carne di pollo (+6%).

“Si tratta del risultato del mix esplosivo dei rincari energetici e di quelli delle materie prime agricole colpite da accaparramenti, limiti alle esportazioni e speculazioni” commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi.

“Nell’ultimo mese i prezzi delle materie prime sono impennati, dal petrolio che è aumentato del 25% al prezzo del grano che è balzato del 53% con effetti a valanga su famiglie ed imprese. Purtroppo nel nostro sistema nazionale, a differenza della vicina Svizzera, l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada, l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori”.

 

TOP TEN DEGLI AUMENTI NEL CARRELLO NELL’ULTIMO ANNO

Fonte: elaborazione Coldiretti Como Lecco su dati Istat inflazione a febbraio 2022

1. Olio di semi (girasole, mais, ecc.) +19%

2. Verdura fresca +17%

3. Pasta +12%

4. Burro +11%

5. Frutti di mare +10%

6. Farina +9%

7. Margarina +7%

8. Frutta fresca +7%

9. Pesce fresco +6%

10. Carne di pollo +6%.