“Lake Como” al centro del meeting con gli operatori stranieri del settore turistico
A promuovere l’incontro è la Camera di Commercio di Como e Lecco
LECCO – Giovedì nella sede di Lecco della Camera di Commercio di Como-Lecco una trentina di imprese dei settori ospitalità, ristorazione, attività ricreative, servizi di accompagnamento hanno incontrato operatori esteri (tour operator, organizzatori di eventi e giornalisti) interessati a conoscere meglio il Lago di Como e la Lombardia come mete turistiche ma anche i prodotti e i servizi turistici offerti dalle aziende del territorio.
L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è parte del più ampio calendario di eventi di InBuyer 2019, progetto promosso da Unioncamere Lombardia, sistema camerale lombardo e Regione Lombardia per favorire l’export delle imprese locali, creando occasioni di business con il coordinamento operativo di Promos Italia.
“Il turismo è uno dei settori trainanti per la nostra economia. Gli ultimi dati ci confermano che l’area lariana è sempre più meta di turisti italiani e stranieri e occorre proseguire e cogliere le opportunità di questo trend positivo” spiega Giuseppe Rasella, componente di Giunta della Camera di Commercio di Como-Lecco.
In dieci anni +39% di turisti a Como, +12% a Lecco
Secondo i dati diffusi dall’ente camerale, tra il 2007 e il 2018 le presenze turistiche sono aumentate in provincia di Lecco (+ 12%) e ancora di più in provincia di Como (+ 39%; Lombardia + 36,5%, Italia + 7%).
Nello stesso periodo, tuttavia, la durata del soggiorno medio si è ridotta: in provincia di Como è passata in media da 2,7 a 2,5 giorni, soprattutto per i turisti stranieri (la cui permanenza è calata da 3 a 2,6), a Lecco è scesa da 3 a 2,4 giorni con un calo per i turisti italiani (da 3,2 a 2,2 giorni). Sul totale delle presenze turistiche del 2018 i turisti stranieri sono oltre la metà del totale: a Como sono ben il 76% e a Lecco il 59% (in media con la Lombardia 60%, Italia 49,5%).
Meno alberghi ma più posti letto
Per quanto riguarda la tipologia di ricettività sono diminuiti gli esercizi alberghieri (- 2,8% a Como tra il 2007 e il 2018, – 25,2% a Lecco tra 2012 e 2018), mentre sono aumentati quelli extra-alberghieri, con un notevole incremento dei posti letto, specie in provincia di Lecco (+ 147,4%); Como 29,6%.
“Ciò sembra configurare due trend di sviluppo turistico – aggiunge Rasella – quello comasco più legato al segmento luxury e quello lecchese che richiede servizi più di base e quindi maggiormente orientato alle strutture extraalberghiere”.