Sciopero anche a Colico per il caso Sittel, lavoratori in protesta

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Protestano i lavoratori della Sittel a Colico

I sindacati denunciano il mancato pagamento degli stipendi e la disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale

COLICO – In tutto 40 ore di sciopero proclamate da Fiom e Uilm per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi: succede alla Sittel di Colico dove i lavoratori questa mattina, martedì, hanno incrociato le braccia.

E’ una vertenza nazionale quella aperta dai sindacati nei confronti dell’azienda con mobilitazione in alcune fabbriche che fanno capo alla società del settore delle telecomunicazioni, avviata nel 2016, e che prosegue l’attività di quella che storicamente era conosciuta con il nome di Mazzoni Pietro Spa, fondata nel 1973.

A Colico si è recentemente trasferita la sede prima dislocata a Rogolo, nel sondriese, e vede al lavoro una trentina di dipendenti.

“L’azienda nell’ultimo periodo ha evidenziato problemi nel pagamento degli stipendi, pagando il 50% delle spettanze dal mese di marzo, e ha deciso di disdettare unilateralmente, senza confronto con i sindacati, il contratto nazionale dei metalmeccanici per passare a quello delle telecomunicazioni – spiega Igor Gianoncelli della Uilm di Lecco che segue il caso insieme a Sandro Alberto della Fiom di Sondrio – questa mattina abbiamo organizzato l’assemblea con i lavoratori che hanno deciso da subito di attuare lo sciopero”.

Si tratta delle prime otto ore di astensione dal lavoro sul totale di 40 ore di sciopero decise. “I lavoratori sono già provati da vicende passate dell’azienda, come il mancato pagamento del fondo pensione Cometa dalla ex Mazzoni”.

A dicembre dello scorso anno, il patron Pietro Mazzoni era stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Roma, insieme ad altre tre persone, per l’ipotesi di reati tributari e bancarotta per il fallimento nel 2016 della new.co Nuove Telecomunicazioni Spa che, per gli inquirenti, avrebbe accumulato debiti nei confronti dell’Erario per oltre 60 milioni di euro,