Carenza personale in Pneumologia a Merate: dipendenti Inrca in agitazione

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Ospedale Merate
L'ospedale Mandic

La richiesta è di costituire un tavolo congiunto per trovare soluzioni immediate

Sempre meno operatori in servizio con quelli che rimangono costretti a sostenere carichi di lavoro eccessivi: l’allarme dei sindacati

MERATE – Sempre meno personale in servizio con gli operatori rimasti costretti a sostenere carichi di lavoro insostenibili. E’ questa la ragione che ha spinto le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl a proclamare, su esplicito mandato dall’assemblea dei lavoratori del 21 maggio, lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Inrca in servizio presso i presidi di Casatenovo e Merate.

“Stiamo assistendo a una progressiva riduzione del personale impiegato nei servizi erogati dall’Inrca, in particolare presso l’ospedale Mandic di Merate, conseguenza di una costante fuoriuscita di figure sanitarie e socio- assistenziali verso altri contesti lavorativi, che ha generato una carenza strutturale di risorse umane nel reparto di pneumologia di Merate”.

Un calo di personale che si riflette sulle persone attualmente in servizio con carichi di lavoro ormai insostenibili, un aumento del rischio di errore e un grave pregiudizio per la sicurezza degli operatori e dei pazienti, spesso in condizioni cliniche complesse.

Una situazione non nuova, tanto che nei mesi scorsi l’Inrca era intervenuto riducendo il numero dei posti letto attivi sia all’interno della Pneumologia di Merate che nel presidio di Casatenovo.

“Purtroppo, nonostante tale riduzione, la situazione risulta tuttora fortemente compromessa a causa di ulteriori dimissioni registrate nel personale in servizio – spiegano i sindacalisti Luca Graziuso (Fp Cgil), Cristina Copes (Cisl Fp) e Manuela Pirola (NurSind) – . Ciò ha reso necessario il continuo trasferimento di personale infermieristico e socio-assistenziale dal presidio di Casatenovo a quello di Merate per garantire la copertura dei turni”.

La coperta appare però sempre più corta, tanto che, come riferiscono i sindacati, l’azienda non riesce a rispettare i tempi contrattualmente previsti per la programmazione della turnistica mensile, con evidenti difficoltà maturate da parte del personale di poter conciliare i tempi di vita-lavoro.

Proprio per questo, con l’apertura dello stato di agitazione, i sindacati chiedono l’attivazione di un tavolo congiunto tra Asst, Inrca e organizzazioni sindacali per “individuare soluzioni immediate all’attuale carenza di figure sanitarie e socio- assistenziali, a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e dei pazienti”.

La mobilitazione verrà portata avanti fino a che “non verranno garantite risposte
chiare e impegni formali”.