Circa 2400 lavoratori della Nostra Famiglia in tutta Italia hanno partecipato all’Assemblea indetta dalle rappresentanze sindacali
“La situazione che si presenta ora è paradossale”. Lunedì l’incontro con il Ministero del Lavoro”
BOSISIO PARINI – Sono stati circa 2400 i lavoratori de La Nostra Famiglia che oggi, venerdì, si sono collegati da 29 sedi in tutta Italia, tra cui quella di Bosisio, per partecipare all’assemblea nazionale indetta dalle rappresentanze sindacali. Oggetto della discussione gli aggiornamenti relativi alla situazione contrattuale dei dipendenti.
Come noto, l’ultimo capitolo della vicenda, iniziata già 14 anni fa con il mancato rinnovo del contratto Aris sanità privata, inizia lo scorso gennaio con una comunicazione di disdetta unilaterale dei contratti applicati ai lavoratori da parte de La Nostra Famiglia. Quest’ultima, con una lettera alle segreterie nazionali e territoriali Cgil, Cisl e Uil e con una mail ai lavoratori, aveva infatti fatto sapere che dal 1° febbraio 2020 sarebbe stato applicato un nuovo contratto che prevede, tra gli altri, l’aumento di due ore del monte ore settimanale a parità di salario.
“Un contratto al ribasso che riteniamo indecoroso per tutti coloro che lavorano all’interno delle nostre strutture”, come sottolineato da Flavio Concil, segretario funzione pubblica Cgil Lecco, e che per ora l’azienda ha applicato ai soli lavoratori a tempo determinato.
Dopo diversi presidi organizzati dagli operatori negli scorsi mesi e l’avvio di un tavolo di trattative sul contratto della sanità privata, l’assemblea di oggi è stata voluta in vista dell’incontro che si terrà il prossimo lunedì, 5 ottobre, presso il Ministero del Lavoro: “Lo scorso venerdì (25 settembre, ndr) le parti si sono riunite in trattativa – ha spiegato Concil -, ma purtroppo la seduta non ha avuto buon esito. La riunione di oggi è quindi stata voluta per capire come procedere nel caso in cui La Nostra Famiglia decidesse di cambiare operativamente il contratto nazionale, sul quale per ora è stata applicata una sospensiva. Quindi dobbiamo cercare di organizzarci per eventualmente iniziare con una forte protesta”.
Relatori della riunione di questa mattina, trasmessa via web in tutta Italia, sono stati i segretari nazionali Fp Cgil Barbara Francavilla e Fp Cisl Marianna Ferruzzi che hanno aggiornato i lavoratori sullo stato attuale della vicenda: “Dal punto di vista merceologico, come confermato dal Ministero della Salute, non sussiste nessun motivo per cui La Nostra Famiglia cambi contratto – ha precisato la Ferruzzi -. Lo stesso vale dal punto di vista economico: ad oggi non c’è alcun dubbio che a tutte le strutture de La Nostra Famiglia verrà riconosciuto da parte delle Regioni il 50% del costo degli incrementi contrattuali. Nell’ultimo incontro che abbiamo avuto questo è stato detto con chiarezza”.
“La situazione che si presenta ora è piuttosto paradossale – ha concluso la Ferruzzi -. Lunedì abbiamo una chiamata con il Ministero del Lavoro per il tentativo obbligatorio di conciliazione: o La Nostra Famiglia si presenta dicendo che, alla luce di tutti i chiarimenti fatti, viene ritirata la comunicazione di modifica del contratto oppure qualsiasi altra posizione venga presa ci costringerà a attivare le vertenze legali. Il giorno 8 ottobre abbiamo la firma al Ministero della Salute del contratto della sanità privata e ci aspettiamo che con la busta di settembre ci sia l’adeguamento contrattuale. Vediamo lunedì cosa succede: noi speriamo che l’associazione La Nostra Famiglia capisca che non è opportuno continuare la strada che aveva scelta a gennaio”.
La seduta è proseguita con le domande rivolte ai relatori dalle diverse sedi de La Nostra Famiglia.