LECCO – Per vocazione ma anche per crearsi il lavoro, c’è chi si mette in proprio anche giovanissimo: complessivamente sono 55.877 le ditte individuali attive in Italia guidate da titolari che non hanno ancora compiuto 25 anni.
Anche se la crisi ha colpito anche i giovani: tra 2015 e 2014 le imprese dei “giovanissimi” in Italia hanno registrato una variazione del -5,6%, oltre 3mila imprese attive in meno rispetto ad un anno fa, si contano complessivamente oltre 22mila nuove imprese iscritte di under25 nel 2015.
Nelle prime 10 province in Italia per numero di titolari under 25 sul totale 9 sono meridionali: la quota di imprese individuali con titolare under 25 è, infatti, più elevata nel sud dove le difficoltà occupazionali sono maggiori.
A Napoli, seguita da Palermo e da Crotone, si registra il più alto indice di incidenza delle imprese dei “giovanissimi”, qui ogni 1000 titolari circa 30 hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni. Tra i primi 20 posti troviamo anche 4 realtà lombarde: Varese, Lecco, Monza e Brianza e Bergamo, con un indice che va da 20,7 (ogni mille ditte individuali) a 19,8.
Il settore dei servizi in Italia è quello preferito dai giovani, con 22,2 titolari under25 ogni mille titolari di impresa individuale, quota che sale al 35,1 nei servizi di alloggio e ristorazione e al 37,8 nei servizi di supporto alle imprese tra cui agenzie viaggio e noleggio. Seguono i servizi di informazione e comunicazione dove si contano 29 under25 ogni mille imprese individuali e le attività artistiche sportive e di intrattenimento (26,9). Nell’industria sono solo 14,4 per mille e nell’agricoltura 9,8.
È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.

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