Bergamo, due accoltellamenti in pochi giorni

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Stamattina a Seriate una lite tra coniugi è degenerata in accoltellamento davanti al Lidl. La donna è grave

Il 3 gennaio in pieno centro il responsabile della vigilanza del Carrefour è stato ucciso dopo un accoltellamento

BERGAMO – Due episodi di cronaca violenta, a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, scuotono Bergamo e la sua provincia, sollevando preoccupazione e interrogativi sul tema della sicurezza.

SERIATE – Questa mattina, 6 gennaio, a Seriate in provincia di Bergamo, una lite tra marito e moglie di nazionalità rumena è degenerata in un accoltellamento davanti al supermercato Lidl. La donna, 39 anni, è stata ferita con numerosi tagli profondi nella parte alta del corpo. Soccorsa dai clienti, è stata poi trasportata all’ospedale Papa Giovanni XXIII in codice rosso. Nel frattempo alcuni presenti hanno cercato di bloccare l’aggressore, poi immobilizzato e consegnato ai Carabinieri giunti sul posto.

Solo pochi giorni prima, il 3 gennaio, un altro episodio drammatico aveva scosso il centro di Bergamo. Mamadi Tunkara, 36 anni, di origini gambiane e responsabile della vigilanza del Carrefour, è stato accoltellato a morte in via Tiraboschi mentre si recava al lavoro in bicicletta. L’aggressore, Sadate Djiram, 28 anni, è stato fermato il giorno successivo in Svizzera, dove aveva tentato di rifugiarsi.

Questi episodi arrivano in un momento in cui Bergamo è stata celebrata per la qualità della vita (1^ nell’Indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore e 10^ nell’indicatore relativo a giustizia e sicurezza). Un contrasto che colpisce l’opinione pubblica anche se restando due fatti di cronaca isolati, in un territorio considerato tra i migliori per benessere e vivibilità in Italia.