COMO – Nelle scorse ore, presso il valico autostradale di Brogeda, la Guardia di Finanza e gli agenti doganali hanno individuato somma di 68.500 euro, portata al seguito da un cittadino austriaco residente in Svizzera, che aveva dichiarato di detenere “solo” 40.000 franchi.
A seguito del controllo della dichiarazione resa, invece, sono stati scoperti, sulla persona, 75.350 franchi, di cui 73.000 in tagli da 1.000. In mancanza delle condizioni per consentire al trasgressore di accedere al beneficio dell’oblazione, si è proceduto, nei termini di legge, a sequestrare il 50% dell’eccedenza, pari a 29.250 euro, trattenendo la somma di 32.190 franchi, cui sono state successivamente aggiunte le commissioni per il cambio valuta. Tale somma, spiegano dalla Guardia di Finanza, è sequestrata a garanzia del pagamento della sanzione amministrativa determinabile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una misura che può andare dal 30% al 50% dell’eccedenza stessa.
Nel corso delle ultime settimane, i finanzieri hanno proceduto alla contestazione di altre nove violazioni dell’obbligo di dichiarazione valutaria di somme superiori ai 10.000 euro, per un totale di 275.805 euro.
Sussistendone le condizioni, i trasgressori sono stati ammessi al beneficio dell’oblazione immediata, pagando contestualmente un importo pari al 15% dell’eccedenza, per un totale di 27.871 euro. Dei trasgressori, quattro avevano cittadinanza italiana e i restanti belga, tedesca, svizzera, serba e kosovara.