Diabete di tipo 1: Bertolaso si batte per rendere gratuito il farmaco

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Guido Bertolaso
Guido Bertolaso, Assessore al Welfare

Il farmaco, utilizzato dai pazienti diabetici, è stato gratuito fino a ottobre 2023

“Impegno per garantire la disponibilità di questo farmaco salvavita”

MILANO – Rendere di nuovo gratuito il farmaco venduto come spray nasale a base di Glaucagone. È questo l’obiettivo, dichiarato giovedì 1 agosto, dell’Assessore al Welfare Guido Bertolaso. Il farmaco viene utilizzato dai pazienti, soprattutto bambini e soggetti a rischio, affetti da diabete di tipo 1 nei casi di crisi ipoglicemica severa.

Il medicinale, approvato da Aifa nel 2021, rientrava tra quelli in Classe A, quindi rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale ma, da ottobre 2023, è stato inserito in Classe C, diventando cioè a carico del paziente.

“Porterò la questione del glucagone spray in Giunta regionale nella prima seduta di settembre: l’impegno è di garantire la disponibilità di questo farmaco salvavita, in attesa dell’esito della negoziazione che sta portando avanti AIFA con l’azienda farmaceutica produttrice” dice Guido Bertolaso.

“È fondamentale che tutti i soggetti diabetici possano accedervi gratuitamente – prosegue l’Assessore – in modo da averlo a disposizione in caso di episodi di ipoglicemia grave, dal momento che la somministrazione tempestiva può salvar loro la vita. Intendo proporre nella stessa occasione di sostenere anche l’utilizzo dell’anticorpo monoclonale contro il Virus sinciziale, responsabile della maggior parte delle bronchioliti dei bambini. Fare una tempestiva prevenzione con l’anticorpo monoclonale ci permetterà finalmente di ridurre la diffusione di questo virus che ogni anno, soprattutto durante la stagione invernale, è causa di numerose ospedalizzazioni di bambini con conseguenze molto gravi, compresa purtroppo anche la possibilità di morte”.

“Per quanto riguarda i finanziamenti visto che si tratta di prodotti destinati a salvare vite, utilizzeremo i fondi che ci sono stati assegnati nel riparto appena concordato del fondo sanitario nazionale, a prescindere dal fatto che rientrino oppure no nei LEA” conclude Bertolaso.