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SONDRIO – Ha richiamato centinaia di persone domenica a Gerola alta, stazione montana e di rilievo gastronomico, la manifestazione “Gusta la Valgerola” articolato percorso dei sapori, a tappe, nel centro storico del paese. L’iniziativa turistica era abbinata alla 13ª edizione della “Sagra della Mascherpa”, festa che celebra la ricotta di malga, formaggio che i pastori producono d’estate negli alpeggi.
Il meteo particolarmente avverso ha portato in mattinata nella zona e in tutta la Bassa Valtellina temporali ripetuti, ma tanta gente ha comunque raggiunto il paese per munirsi di “marsupio”, posate e forchette e iniziare il percorso di degustazione. Erano otto le tappe che componevano l’itinerario tra aperitivi e manicaretti a base di ricotta, ma non mancavano arrosti, piatti di polenta.
Organizzavano la Pro loco della località, il gruppo folk, l’Ecomuseo della Valgerola. “La nostra mascherpa – hanno precisato i volontari – è un formaggio tutelato, la produzione segue un disciplinare che ne garantisce le prerogative tradizionali. Un formaggio rurale alpino la cui “formula” è brevettata al Ministero dello Sviluppo economico”.
L’itinerario partiva tra “sangrie” e stuzzichini a base di ricotta. I cuochi della Pro loco avevano preparato dei “finger food” con la mascherpa d’alpe: cestini di ricotta e speck, specie di “meringhe” morbide di ricotta lavorata a mousse e impastata con pistacchi e granella di nocciole, bocconcini di ricotta con pan grattato e aceto balsamico. “Abbiamo cucinato questa mattina – ha spiegato Roberto Maxenti, consigliere della Pro loco e sommelier Ais – abbiamo poi nel corso della giornata dovuto fare i conti con il meteo, la manifestazione prevedeva diverse tappe all’aperto, con postazioni nei prati, in riva al torrente. Abbiamo dovuto ripiegare negli spazi museali del paese, i locali dell’Ecomuseo, gli antichi negozi, era un cambio di programma che avevamo predisposto in caso di pioggia. E la gente ha potuto effettuare le proprie soste, e mangiare al coperto”.
Nel pomeriggio l’Ecomuseo della Valgerola proponeva alle famiglie con bambini laboratori di manipolazione e assemblaggio di materiali “poveri”, si costruiva lo spaventapasseri, “guardiano degli orti” che iniziano a produrre in questo periodo.
Valutazioni anche dai responsabili dell’Ecomuseo: “Abbiamo avuto circa duecento commensali lungo i percorsi del gusto – ha precisato Sergio Curtoni – numerose le famiglie che hanno partecipato ai laboratori, ascoltato le performance musicali delle Fisarmoniche valtellinesi, gruppo che ha garantito intrattenimento. Il tempo ha un po’ frenato i numneri dell’evento, se ci fosse stato il sole i pass venduti sarebbero stati almeno il doppio, ma è stato comunque un successo. Con tutti i visitatori soddisfatti e menù che hanno riscosso un gradimento generale”.
