PADERNO DUGNANO – E’ scattata all’alba, nelle province di Milano e Forlì Cesena, l’operazione dei Carabinieri che hanno eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. di Monza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili – in concorso – di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, del tipo cocaina e marijuana, commessi nel comune di Paderno Dugnano.
Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività di indagine, avviata nell’estate scorsa dai militari della Tenenza di Paderno Dugnano, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni di privati cittadini circa un anomalo via vai di soggetti nei pressi di un’abitazione in quel centro abitato.
Le indagini, condotte sia attraverso tecniche tradizionali come servizi di osservazione e controllo, sia mediante l’ausilio di mezzi tecnici, come telecamere ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, avrebbero consentito di accertare la veridicità delle segnalazioni, scoprendo l’esistenza di un gruppo di soggetti che, utilizzando come base logistica proprio l’abitazione oggetto delle segnalazioni, attraverso una finestra protetta da inferriate che affaccia su strada, “conduceva – spiegano i carabinieri – secondo un’accurata spartizione di compiti e ruoli, un’attività di spaccio h24, con la modalità del take away, con i clienti che, dopo aver ordinato (telefonicamente o “alla finestra”) la sostanza che desideravano, passavano a ritirarla, con la consegna ed il contestuale pagamento che avvenivano con rapidi passaggi di mano attraverso le inferriate”.
Durante l’esecuzione dell’ordinanza è stato operato un arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacente, e sono state eseguite ulteriori perquisizioni che hanno permesso di rinvenire, complessivamente, 10 proiettili cal. 7,65; 180 grammi di marijuana; 220 grammi di hashish; 2 grammi di cocaina e 1 bilancino.
I soggetti arrestati sono stati accompagnati nei carceri di Milano San Vittore, Monza e Rimini, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre i destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari sono stati sottoposti presso i rispettivi domicili.