BERGAMO – I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Clusone hanno scovato due imprenditori operanti nel settore del commercio di autovetture d’epoca, di cui uno totalmente sconosciuto al fisco, i quali, dal 2011 al 2015, hanno posto in essere diverse operazioni commerciali attraverso il reperimento di autovetture usate modello Porsche 911 sul mercato nazionale, rivendute, dopo le operazioni di restauro e ripristino, ad appassionati di auto storiche, soprattutto di nazionalità estera.
A destare i sospetti delle Fiamme Gialle circa la possibile evasione derivante dall’attività commerciale in corso, il numero eccessivo di auto che venivano radiate dal pubblico registro automobilistico nazionale, per cessione all’estero, con transazioni di natura privata, intermediate dai due soggetti attenzionati.
L’attività ispettiva, svolta attraverso l’esecuzione delle verifiche fiscali nei confronti dei due imprenditori, avrebbe portato alla luce circa due milioni di euro di ricavi sottratti a tassazione, equamente divisi fra gli stessi. L’Iva evasa invece ammonta ad 165 mila euro.
Per non far emergere traccia delle cessioni all’estero, un imprenditore sarebbe anche ricorso alla fittizia fatturazione della cessione a ignari clienti nazionali, completamente all’oscuro di tutto, con indicazione di importi minimali nei documenti, in modo da poter occultare i reali corrispettivi conseguiti per la vendita delle auto all’estero.
In alcuni casi le autovetture sono state intestate anche a soggetti compiacenti, i quali si prestavano al meccanismo a fronte della corresponsione di alcune centinaia di euro come compenso. Per uno dei due imprenditori è scattata la denuncia per dichiarazione fraudolenta, in quanto ha annotato in contabilità fatture false al fine di occultare i reali corrispettivi percepiti per le cessioni effettuate all’estero.