MILANO – Una bomba carta esplosa nella notte del 15 maggio scorso a Cusano Milanino all’interno della galleria di via Mazzini, di fronte ad un negozio da parrucchiere che ha subito gravi danni alla vetrina: un atto che, per i carabinieri, era intimidatorio nei confronti proprio del titolare dell’attività che all’indomani avrebbe dovuto testimoniare ad un processo.
I ‘bombaroli’, incastrati dagli uomini dell’Arma, sarebbero i due giovani imputati (un italiano, classe 1997, ed un moldavo, classe 2000) accusati in quel procedimento di lesioni aggravate nei confronti di due coetanei.
Nel corso dell’attività investigativa, i militari sono riusciti ad identificarli entrambi, individuando l’autovettura utilizzata per gli spostamenti, riuscendo a mappare il percorso attraverso lo studio e l’analisi dei tabulati telefonici. Le perquisizioni domiciliari, delegate dall’Autorità Giudiziaria, hanno consentito di rinvenire, nella disponibilità degli indagati, gli abiti indossati durante l’evento e di riscontrare, anche attraverso l’esame dei telefoni cellulari agli stessi in uso, ulteriori ed importanti elementi a carico dei due.
Arrestati, i due ora dovranno rispondere dei reati di minaccia, danneggiamento e porto di materiale esplodente.