PONTE IN VALTELLINA – Episodio sconcertante quello accaduto giovedì nel sondriese dove un uomo, pregiudicato, si è presentato alla caserma dei carabinieri, ha estratto una pistola puntandola alla testa di un militare, minacciando di fare fuoco.
Tutto è successo dopo un precedente controllo a cui l’uomo era stato sottoposto da una pattuglia durante un servizio sul territorio: fermato in auto, il pregiudicato è stato sottoposto ad alcol test che risulta positivo, ben oltre la soglia consentita (tre volte tanto).
Scatta quindi il ritiro della patente ed il sequestro dell’auto che con carro attrezzi viene fatta portare presso il garage dell’uomo per esservi custodita in attesa di ulteriori eventuali provvedimenti.
Passano poche ore e l’uomo fermato poco prima si presenta, apparentemente tranquillo, al cancello della caserma e chiede di poter parlare con qualcuno. Uno dei carabinieri lo fa accomodare all’interno ma appena varca la soglia del Comando estrae dai pantaloni una calibro 22 e la punta alla testa del carabiniere.
Il militare reagisce prontamente cercando di allontanarsi dalla pistola e di disarmare il suo aggressore, ne nasce una colluttazione che attira l’attenzione degli altri due militari presenti e del Comandante della Stazione, anche lui all’interno dell’immobile. I militari estraggono le armi nel tentativo di far desistere l’uomo che continua però a minacciare sia verbalmente che con l’arma. Dopo un ulteriore colluttazione, viene disarmato ed ammanettato.
La sua pistola aveva effettivamente il colpo in canna pronto per essere sparato, un proiettile cavo quindi ancora più dannoso di un proiettile ordinario. In tasca 8 colpi ed una confezione con ulteriori colpi per un totale di 91 colpi.
Essendo pregiudicato, l’arma e le munizioni erano detenute e portate illegalmente. L’uomo è stato sottoposto nuovamente al controllo dell’etilometro, di nuovo positivo e questa volta superiore al 2,30 gr/l.
Il pregiudicato è stato arrestato per tentato omicidio, lesioni, minacce, percosse, tutti reati aggravati, nonché di porto abusivo di arma e condotto in carcere a Sondrio su disposizione del PM di turno dr.ssa Costagliola; gli atti, quindi, sono stati trasmessi alla Procura per la convalida dell’arresto. Per i militari ferite giudicate guaribili in 15 e 10 giorni.