Varese. Sgominata banda di spacciatori, tra loro un latitante

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VARESE – E’ stata conclusa dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Varese l’operazione denominata “Touch and go” che ha permesso di sgominare tanto un sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti radicato sia in territorio nazionale che internazionale, quanto un’associazione a delinquere finalizzata al peculato militare.

L’attività svolta ha consentito alle Fiamme Gialle della Compagnia di Luino, unitamente al Nucleo di Polizia Tributaria di Varese, di infliggere un duro colpo ad un sodalizio criminale, esteso su un’area molto vasta, tanto da interessare più Regioni italiane, come Lombardia, Veneto, Piemonte, Centro Italia nonché Svizzera, fino ad individuare e denunciare i vertici dell’organizzazione.
Un traffico di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, marijuana e hashish, che aveva come base logistica la provincia di Varese e la droga, proveniente dal Portogallo, dopo essere stato introdotto illegalmente nel territorio nazionale, veniva, mediante autovetture di grossa cilindrata, in parte spacciata nell’alto varesotto e in parte trasportato nella vicina confederazione Elvetica.

Indagando, la Finanza ha individuato un noto latitante, I. R. quarantenne, che, grazie ai canali di collaborazione internazionale intrapresi per il tramite degli Organi Centrali del Corpo con le Autorità Elvetiche, è stato tratto in arresto proprio in territorio Svizzero, dove si era costruito un vero e proprio bunker. L’attività posta in essere ha portato al sequestro di 3,5 Kg di cocaina, 2,3 Kg di marijuana, 253 gr. di hashish, 500 pastiglie di ecstasy, 17.000 CHF (franchi svizzeri), nr. 04 autovetture, 1 pistola Beretta, 1 pressa odontotecnica.

Inoltre, il sodalizio criminale era dedito anche al compimento di traffici illeciti di parti elettroniche e meccaniche di aeromobili militari considerati “speciali”. Grazie alla complicità di 3 pubblici ufficiali militari resisi responsabili di peculato militare, tali soggetti procedevano alla ricettazione, su un mercato parallelo, di pezzi di ricambio relativi a tali velivoli. Con la collaborazione di soggetti civili compiacenti operanti nel settore dell’aviazione, considerati veri e propri intermediari, la banda rivendeva, all’estero, lo stesso materiale aeronautico che in alcuni casi veniva montato su velivoli e in altri venduto singolarmente.
L’operazione ha permesso, complessivamente, di trarre in arresto, in flagranza di reato, sei persone per i reati inerenti agli stupefacenti e denunciare a piede libero, per lo stesso reato, due soggetti.

Sono stati inoltre tratti in arresto, in flagranza di reato, un pubblico ufficiale e un dipendente di una società operante nel settore dell’aviazione e sono stati denunciati ulteriori 2 pubblici ufficiali, i quali, in associazione tre loro, si sono resi responsabili di peculato militare. Infine, è stato denunciato, a piede libero, un soggetto di origine italiana per il reato di ricettazione.