Chiusa la mostra, l’opera del Tintoretto lascia Palazzo delle Paure
Don Milani: “Questa mostra ha rafforzato il senso di comunità nella nostra città”
LECCO – Dopo aver realizzato il record di visite (22 mila)a Palazzo delle Paure, “L’annunciazione del Doge Grimani” lascia Lecco a conclusione della mostra che si è chiusa domenica con l’arrivo in città di Vittorio Sgarbi, protagonista di un incontro di approfondimento al Politecnico.
L’opera di Jacopo Robusti detto “Tintoretto” è stata la protagonista indiscussa della stagione culturale lecchese, il compimento di un percorso intrapreso con l’apertura dello storico immobile del centro, Palazzo delle Paure, che oggi può definirsi un polo museale degno di attenzione.
“Tintoretto Rivelato”, titolo della mostra, è stata fortemente voluta dalla Parrocchia di San Nicolò e realizzata in collaborazione con il Comune, le scuole che hanno coinvolto gli studenti nelle attività di servizio ai visitatori, associazioni e diversi sponsor.
Martedì mattina l’opera è stata ‘impacchettata’ e predisposta per il trasporto verso casa, a Milano, presso il proprietario, un collezionista privato. “E’ stato un momento particolare vedere quest’opera lasciare la città – spiega il prevosto, mons. Davide Milani – Non solo per la commozione di noi organizzatori, anche i passanti che hanno assistito alla scena si sono fermati a salutare il quadro, come fosse un parente che non rivedranno”.
“E’ questa la cosa più bella, la mostra ha creato un sentimento, 22 mila persone hanno condiviso questa esperienza, ha rafforzato il senso di comunità nella nostra città”.