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LECCO – Due uomini e due donne: questi i volti dei nuovi vertici della neonata Asst – Azienda Socio Sanitaria Territoriale – creata con la riforma sanitaria lombarda e che prende il posto dell’Azienda Ospedaliera.
Il team della Direzione Strategica, era stato già presentato a inizio del mese: si tratta di Stefano Manfredi, Direttore Generale, Flavia Simonetta Pirola, Direttore Sanitario, Enrico Frisone, Direttore Socio Sanitario e Paola Palmieri, Direttore Amministrativo.
Giovedì mattino, presso l’Ospedale Manzoni, la nuova squadra al completo si è riunita per presentare le linee guide e gli obiettivi della rinnovata direzione: “Siamo di fronte ad una sfida che abbiamo deciso di affrontare tenendo ben presente che ognuno deve sapere e potere fare il proprio lavoro” ha dichiarato il Dg Stefano Manfredi. Per fare ciò, studiato un metodo ad hoc che permetterà, stando alle previsioni della Direzione, di raggiungere risultati significativi ed evidenti nonostante le limitate risorse a disposizione. “Dobbiamo lavorare con quello che abbiamo – ha proseguito Manfredi – e vi assicuro che sarà utilizzato tutto fino all’ultimo centesimo, nulla sarà tenuto da parte, tanto meno per noi”.
Linea guida dell’impegno promesso è la nuova integrazione evidenziata dalla riforma sanitaria lombarda, quella tra ospedale e territorio: “E’ qualcosa di cui si parlava da tempo, finalmente abbiamo la possibilità di rendere questa integrazione tangibile ai cittadini – ha detto Flavia Simonetta Pirola – la società è cambiata e bisogna che la sanità vada incontro a questo cambiamento, rendendosi sempre più sociale”.
Così al centro dell’attenzione il problema del Pronto Soccorso, preso d’assalto dagli utenti, la carenza di personale, senza nulla togliere al non secondario – come lo ha definito il Dg – problema “comunicativo” coi cittadini, sempre più spaesati di fronte ai servizi sanitari: “Abbiamo tantissimi servizi – ha proseguito Manfredi – ma spesso i cittadini non riescono ad accedervi: se fino ad ora abbiamo pensato che fosse un problema di comprendonio, oggi non possiamo fare a meno di interrogarci, potremmo essere noi a non aver spiegato bene come funzionano le cose? Dunque ci mettiamo in discussione e proviamo a ragionare insieme sul modo in cui l’accesso ai servizi sanitari possono essere facilitati in modo che tutti i cittadini si sentano tranquilli e seguiti ad ogni passo”.
Linearità, trasparenza e razionalità le parole chiave che delineano la nuova strategia dell’Asst, basata su una corresponsabilità tra i diversi enti che vi lavorano, a partire dai direttori. Nessun ‘favoritismo’, come specificato dal Dg: “Tutti e quattro veniamo da fuori Provincia e se in parte può essere visto come uno svantaggio perché non conosciamo nel dettaglio la realtà lecchese dall’altra parte è anche vero che la nostra estraneità ci permette di vedere l’insieme con la massima neutralità, nessun legame col passato. Qui non saranno fatti favori né prese decisioni sulle basi di amicizie o conoscenze”.
Il lavoro della Dirigenza è già cominciato, attraverso una serie di incontri con i direttori e soggetti dei vari dipartimenti ospedalieri: “Conoscere i lavoratori e analizzare tutte le criticità e le maggiori urgenze sarà il primo passo da compiere. L’obiettivo, almeno per questo primo periodo, è far sì che i cittadini non si accorgano di questo trapasso da Ao a Asst, o, meglio, che se ne accorgano quando noteranno il miglioramento. L’eccellenza – ha concluso Manfredi – è strettamente collegata al modo in cui le cose si fanno. La sfida è pensare che non tutti debbano fare necessariamente le stesse cose, ognuno deve trovare il proprio ambito di sviluppo strategico”
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Sanità. Palmieri Direttore Amministrativo della nuova Asst
