Lecco, inaugurata la mostra “Liberi di respirare: amianto killer”

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Inaugurata questa sera alla Torre Viscontea la mostra promossa dal gruppo Aiuto Mesotelioma e dal Liceo Artistico Medardo Rosso

Tantissime persone presenti oggi all’inauguazione. Nel pomeriggio  inaugurato il “monumento” dedicato alle vittime dell’amianto

LECCO – E’ stata inaugurata oggi, venerdì, alla Torre Viscontea, la mostra “Liberi di respirare: amianto killer”. Promossa dal gruppo Aiuto Mesotelioma e dal Liceo Artistico Medardo Rosso, in collaborazione con il Comune di Lecco e con Api Lecco, la mostra ha calamitato in piazza XX Settembre a Lecco numerose persone, curiose di visione l’esposizione frutto del percorso di formazione degli studenti del Liceo Artistico Medardo Rosso sulle tematiche dell’amianto e dei danni che questo materiale può provocare.

Presenti per l’occasione la presidentessa del gruppo Aiuto Mesotelioma Lecco Cinzia Manzoni, i professori del liceo artistico Elena Taschetti e Mario Carzaniga, il presidente di Api Lecco Mauro Gattinoni, gli assessori Corrado Valsecchi, Simona Piazza e Alessio Dossi. Non solo, ma hanno fatto capolino anche l’artista Marco Menaballi e il consigliere regionale Raffaele Straniero.

In autunno la mostra verrà trasferita nella sede di Api

Dopo i saluti iniziali delle varie autorità, Gattinoni ha spiegato i motivi che hanno portato Api a supportare questa lodevole iniziativa di sensibilizzazione sull’amianto, materiale tanto pericoloso quanto silenzioso. “Sappiamo che l’amianto non si trova solo sule coperture, ma anche negli impianti e negli elementi strutturali sia civili che industriali. L’amianto è stato un elemento di costruzioni molto diffuso per via delle sua economicità e per le performance che aveva. Tuttavia si era trascurato un dettaglio che si sta trasformando in emergenza”.

Ed è da questa causa di corresponsabilità, da questo dovere civico, che Api è partito: “Non solo ma siamo stati spinti anche dalla collaborazione dei giovani. Crediamo nella valorizzazione delle risorse giovanili. Ed è proprio per questo che, oltre al contributo, metteremo a disposizione la nostra sede in autunno ospitando nell’atrio della nostra sede parte di questa mostra promuovendo anche una raccolta fondi a favore del gruppo aiuto mesotelioma”.

Marco Menaballi

La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 16 giugno, il martedì e il mercoledì dalle 9.30 alle 14.30 e da giovedì a domenica dalle 15 alle 18. Gli studenti hanno infatti raccontato attraverso opere artistiche uniche, create con stampe di calcografia e serigrafia, arricchite da supporti multimediali la genesi, le riflessioni e le emozioni che hanno accompagnato il loro processo creativo intorno all’amianto.

Inaugurato anche il monumento dedicato alle vittime dell’amianto

Sempre oggi, in piazza Manzoni, è stato inaugurato il “monumento” dedicato alle vittime dell’amianto, mettendo a dimora la pianta di davidia prodotta all’interno del Vivaio Eternot, monumento vivo del Parco Eternot: un premio istituito dal Comune di Casale Monferrato e conferito nel 2019 a Cinzia Manzoni, presidente dell’associazione lecchese Gruppo Aiuto Mesotelioma, per l’impegno profuso nella lotta contro l’amianto. Ai piedi della davidia è stata posta una targa in ricordo delle vittime, con la seguente inscrizione “In ricordo di tutte le lacrime versate da tutte le vittime dell’amianto per essere un giorno liberi id respirare”.

L’impegno del Comune alla lotta all’amianto

Da segnalare che continua sul fronte dell’amianto anche l’impegno dell’amministrazione comunale di Lecco: alla creazione di un elenco di soggetti abilitati alla bonifica e agli altri adempimenti del caso che forniscano servizi ai cittadini a un prezzo chiaro e calmierato per supportare e agevolare queste operazioni, si affiancherà presto la possibilità di richiedere da parte delle famiglie un contributo economico per sostenere i costi di smaltimento (il bando verrà pubblicato nelle prossime settimane).Questi provvedimenti seguono gli interventi effettuati sugli edifici di nostra proprietà, nelle sedi comunali e in tre scuole in particolare dove, alla rimozione dell’amianto di copertura, è seguita anche l’installazione dei pannelli fotovoltaici.