“Monti Sorgenti”: torna il festival dedicato alla montagna

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Marta Cassin, Emilio Aldeghi, Nicoletta Favaron, Pietro Corti e Sara Sottocornola

 

LECCO – “Questa rassegna è riuscita a creare un legame con la città e per quest’anno abbiamo deciso di fare un salto di qualità per farla diventare un punto di riferimento nazionale”.

Così il presidente del CAI di Lecco, Emilio Aldeghi, ha presentato venerdì la quinta edizione di “Monti Sorgenti”, l’evento dedicato al mondo della montagna e dell’alpinismo che si svolgerà a Lecco tra il 18 e il 24 maggio.

Il presidente del CAI Lecco, Aldeghi Emilio
Il presidente del CAI Lecco, Aldeghi Emilio

Tanti gli appuntamenti che in quei giorni previsti in città, tra ospiti dal mondo dell’alpinismo, mostre e concorsi. “Giunti alla quinta edizione abbiamo pensato che realizzare una rassegna incentrata di nuovo sull’ambito locale sarebbe stato limitante, non avrebbe appagato gli sforzi degli organizzatori e dei volontari già fatti negli anni scorsi, e che ora fosse necessario essere riconosciuti a livello nazionale. Auspichiamo che sia una settimana trainante anche per il turismo perché noi ci crediamo nella vocazione della città alla montagna”.

Si parte lunedì 18 maggio con l’inaugurazione, alle ore 18 in piazza Garibaldi, della mostra “Giovanni Gandin il gatto della Grigna” dedicata all’alpinista di Pasturo nonché storico gestore del rifugio Pialeral.

Il giorno successivo il festival si sposterà in Sala Don Ticozzi per l’evento dedicato alle falesie lecchesi, interessate da un progetto di risistemazione finanziato dagli enti locali. “Un intervento importante ma è allo stesso modo fondamentale diffondere il più possibile la conoscenza di queste falesie che sono appetibili anche per gli scalatori più esperti” ha proseguito il presidente del CAI. In quest’ottica si pone il film “Prese Libere” realizzato dalla regista lecchese Nicoletta Favaron, che verrà trasmesso nel corso della serata.

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Alle ore 18 di mercoledì 20 maggio, al Palazzo delle Paure, verrà presentato il libro “Walter Bonatti, il fratello che non sapevo di avere” scritto da Reinhold Messner e Alessandro Filippini, che sarà presente all’evento.

Una delle novità dell’edizione 2015 sarà “Lecco X- Corti Contest”, un concorso di carattere nazionale dedicato ai video maker appassionati di montagna i cui lavori saranno vagliati da una giuria internazionale ed anche il pubblico sarà protagonista, esprimendo il suo voto per costruire una speciale classifica. I temi dei corti dovranno essere o di carattere ambientale e paesaggistico, oppure incentrati sulle attività sportive legate all’ambiente alpino e delle sue acque. L’appuntamento è per le ore 21 di giovedì 21 maggio all’auditorium della Camera di Commercio.

L’evento sicuramente più rilevante sarà però la consegna della “Grignetta d’oro”, ideato a suo tempo dal CAI di Belledo, è il premio per l’alpinista che più si è distinto negli ultimi due anni. Per decretare il vincitore, sono state prese in considerazione circa 800 notizie di imprese alpinistiche compiute tra il 2013 e il 2014. “Non sarà un premio alla migliore impresa – precisa Aldeghi – l’obiettivo è dare un riconoscimento a quell’alpinista che più è stato capace di guardare avanti nel corso degli ultimi due anni”. Tre saranno i nomi scelti per la serata di venerdì 22 maggio al Teatro della Società e di questi solo uno verrà poi decretato vincitore.

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Sabato 23, alle ore 21 al Libero Pensiero, si terrà invece una serata cinematografica con la proiezione di tre film selezionati tra i migliori che verranno presentati al Trento Film Festival. Spazio anche all’alpinismo giovanile con l’iniziativa “Coloriamo il bosco” che si svolgerà nel pomeriggio di domenica 24 maggio ai Piani d’Erna: un sentiero didattico allestito con pannelli dedicati ai fiori caratteristici del territorio.

Infine, a due settimane dalla chiusura del festival, avverrà l’inaugurazione della mostra “Le montagne incise di Bruno Biffi”, alle ore 18, presso la Torre Viscontea. L’artista lecchese, incisore e stampatore, metterà in mostra i suoi lavori del passato e per questa edizione del festival ha realizzato l’incisione “Nevado Rajuntay” dedicata all’impresa compiuta 40 anni fa dai Ragni di Lecco in Sud America, quando scalarono il monte peruviano.