LECCO – La corsa contro il tempo è iniziata: giovedì mattina, come annunciato, sono partiti i lavori al Parini per rendere agibili più aule possibili entro il 19 settembre, giorno in cui, pur con una settimana di ritardo, inizierà l’anno scolastico nell’istituto di via Giuseppe Badoni.
II primo intervento è quello degli elettricisti che stanno smontando lampade e apparecchi elettrici dai soffitti della aule ed anche le doghe che compongono i soffitti dei corridoi, per consentire agli operai dell’impresa incaricata di montare le lastre antisfondellamento, la protezione che sorreggerà il controsoffitto in caso di cedimenti.
A sorvegliare i lavori, in mattinata, erano presenti il dirigente della Provincia, l’ing. Angelo Valsecchi insieme all’architetto Raffaella Ferrario. Son ben 2200 metri quadrati di controsoffitti da mettere a norma, tra aule, corridoi e connettivi; 22 le aule che dovrebbero venire messe a norma entro il 19 settembre.
“Cercheremo di recuperare quante più aule possibili dentro e fuori l’istituto Parini per scongiurare i doppi turni – sottolinea il consigliere provinciale Rocco Cardamone- sappiamo bene che i doppi turni sono un’ipotesi estrema e sono fiducioso che, con sacrificio e collaborazione, si possa giungere ad una sistemazione che consenta al Parini di affrontare l’anno scolastico regolarmente. Le cose sono già migliorate rispetto a qualche settimana fa, quando si parlava anche della chiusura dell’edificio e doppi turni per tutti. Oggi questa ipotesi è residuale e spero possa diventare nulla”.
La Provincia è riuscita a risparmiare circa 22 mila euro dal costo totale dei lavori (che ammonterebbero ora a 108 mila euro) grazie al ribasso ottenuto in fase di assegnazione dell’appalto all’azienda bergamasca Fratelli Picenni:
“Avremmo potuto utilizzare anche una procedura di somma urgenza ma, per eccesso di zelo, si è optato per bandire una gara pubblicai invitando dieci imprese, due sono state le offerte e la migliore ha avuto un ribasso che verrà rimpiegato per sistemare altre aule, anche nelle settimane successive all’apertura dell’anno scolastico”.
Nel frattempo sono in corso valutazioni sugli spazi disponibili nelle scuole vicine per poter reperire altre aule. La Regione aveva messo a disposizione l’ex sede del Politecnico, in via Marco d’Oggiono, lo ho anche sottolineato Daniele Nava, sottosegretario al Pirellone ed ex presidente della Provincia. Una possibilità però scartata da Villa Locatelli:
“Le aule non sarebbero state sufficienti per tutti gli studenti, inoltre avremmo dovuto affrontare spese importanti per le manutenzioni, poiché l’immobile è chiuso da alcuni anni, oltre a quelle per il trasloco. Abbiamo preferito concentrare le nostre risorse per sistemare la sede del Parini e non per soluzioni di fortuna, col rischio che potessero diventare definitive. Stiamo cercando di recuperare altre risorse affinché tutte le aule, nei mesi successivi all’apertura dell’anno scolastico, possano essere fruibili”.