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LECCO – Primo posto per l’Università degli Studi di Verona, secondo per quella di Trento e in terza posizione il Politecnico di Milano: è questo il podio della speciale classifica sulle università statali pubblicata lunedì dal Sole 24 Ore che, premiando l’ateneo milanese, offre di riflesso anche al campus lecchese una posizione importante nel panorama universitario italiano.
Tra i fattori vincenti del Politecnico milanese c’è la bassa percentuale di dispersione, ovvero degli studenti che abbandonano il corso di studi al secondo anno (6%), così come per il fattore sostenibilità (numero di docenti per materie caratterizzanti il corso di studi) che vedono il politecnico primo sulle altre università italiane.
Decimo piazzamento per le borse di studio, 17esimo per la capacità di attrarre studenti da fuori regione, 13esimo per alta formazione e sesto per la ricerca per i giudizi ottenuti dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca; il Politecnico è anche tra le università che offrono maggiore possibilità di inserimento sul mercato del lavoro: ad un anno dal titolo, solo il 9,4% dei laureati risulterebbe in cerca di occupazione.
Anche il campus lecchese non è per nulla da meno, anzi: i dati del 2012 , elaborati da un’indagine che ha coinvolto un campione di 273 studenti, ha registrato un tasso di occupazione del 98% tra i laureati del polo di Lecco, con un tempo medio di attesa per il primo impiego di poco più di tre mesi.
Tornando alla classifica redatta dal giornale di Confindustria, al fanalino di coda troviamo l’Università degli Studi di Perugia Straniero, quella di Palermo e ultima quella di Napoli Parthenope.
Una seconda classifica del Sole 24 Ore inquadra invece gli atenei non statali, stimando al primo posto l’Università degli Studi Milano San Raffaele, seguita dalla Bocconi e dalla Luiss di Roma; ultime, in questo caso, la Bari Jean Monnet, l’università siciliana di Enna Kore e quella degli Studi Roma Europea.
