“Progetto Expo”, 16 ragazzi spagnoli ospitati dal Bertacchi

LECCO – Liceo Bertacchi protagonista dello scambio interculturale nell’ambito del Progetto Expo che quest’anno ha visto la collaborazione con Lorca, paese della regione di Murcia, nel sud est della Spagna.

Sedici gli studenti tra i 15 e i 16 anni giunti a Lecco lo scorso sabato 24 ottobre e ospitati dalle famiglie dei ragazzi della 5^B del Bertacchi: quattro giorni intensi, come raccontato questa mattina nell’Aula Magna dell’Istituto dai protagonisti del progetto, occasione per confrontarsi con un’altra cultura e soprattutto un’altra lingua.

Ieri, lunedì 26 ottobre, la visita ad Expo, con la docente coordinatrice del progetto Claudio Colombo e i due professori dell’Istituto di istruzione secondaria Ramòn Arcas Meca che hanno accompagnato i ragazzi in Italia: Jaime Hernandez (insegnante di Greco e Latino) e Bartolome Diaz (Insegnante di Inglese e coordinatore dei programmi bilingui dell’Istituto spagnolo).

Il bilancio dell’esperienza è più che positivo, come raccontato da docenti e dai ragazzi stessi: “Sono stati solo quattro giorni, ma il legame tra i ragazzi e le famiglie si è creato automaticamente – ha detto Claudia Colombo, docente di spagnolo della 5B – e pensare che l’organizzazione è stata davvero veloce: il 20 ottobre abbiamo infatti ricevuto dai docenti Hernandez e Diaz le descrizioni dei ragazzi che avremmo dovuto ospitare e dopo averle lette assieme in classe abbiamo fatto degli abbinamenti tra i ragazzi. Il 24 sono arrivati e oggi, tra il dispiacere generale, ritorneranno in Spagna”.

Da parte loro i ragazzi hanno dimostrato un grande entusiasmo e una velata malinconia all’idea di veder già partire i nuovi amici. Tra le testimonianze ci sono state quelle di Gloria e Antonia, spagnole: per loro, come raccontato, è stata la prima esperienza in Italia e a casa porteranno ricordi felici.

“L’Italia è come ce la immaginavamo – hanno spiegato – bellissimi paesaggi, bellissima gente, simpatica, amabile, viva. Le famiglie che ci hanno ospitato ci hanno fatto sentire come a casa nostra…ecco forse l’unica cosa l’orario dei pasti, nel senso che qui si cena presto e si va a letto presto mentre in Spagna la cena non è mai prima delle dieci! Ma ci siamo abituate presto”. Parole positive anche per Expo, anche se la gran folla dell’ultima settimana di apertura non ha permesso di vedere molto: “Il padiglione più bello per noi è stato quello dell’Equador – hanno detto con convinzione – il più brutto? Quello della Spagna!”.

E’ stata invece Eleonora, studentessa della 5B, a raccontare la sua esperienza di ospite: “Inizialmente non ero convintissima, avevo timore di non trovarmi bene con la ragazza che mi era capitata…poi ho capito che era un’occasione unica dal quale avrei imparato tanto e quando ho iniziato a chattare con Isa, la mia ospite, ho scoperto che avevamo in comune tantissime cose e di fatto siamo state benissimo e mi dispiace tanto che vada via”. A dimostrare l’amicizia tra le due giovani è stata la stessa identica felpa col quale si sono presentate a scuola questa mattina.

L’esperienza, come spiegato dai docenti, non si fermerà qui: “Il Bertacchi non è nuovo ai progetti di scambio, prima dei ragazzi spagnoli abbiamo ospitato una ventina di studenti turchi, dal 19 al 23 ottobre – ha raccontato Claudia Colombo – e lo scorso maggio nell’ambito del Progetto Comenius erano stati a Lecco ragazzi di ben 8 paesi tra cui Polonia, Turchia, Germania, Spagna e Grecia. Si tratta di esperienze fondamentali per vari aspetti, culturali, linguistici e di crescita”.

L’idea è quella di continuare lo scambio coi ragazzi di Lorca, probabilmente il prossimo anno con studenti del Bertacchi che si recheranno in Spagna. “Col Bertacchi abbiamo trovato una buona collaborazione – ha spiegato il professor Hernandez – e vorremmo continuarla magari attraverso altre forme didattiche, come quella del teatro”.

In Aula Magna presente anche la docente Simonetta Cicciarella, dirigente del progetto per la valorizzazione delle eccellenze, per il primo anno sperimentato al Bertacchi: “Quest’anno sono 28 i ragazzi dei tre indirizzi del nostro istituto da valorizzare e diverse sono le iniziative promosse, tra concorsi letterari, giochi matematici e visite speciali come quella che stiamo organizzando al Cern. Speriamo di poter riproporre il progetto anche nei prossimi anni”.

Prima di salutarsi, i ragazzi hanno consegnato ai docenti dei fogli preparati in mattinata sui quali sono state scritte diverse parole per definire l’esperienza: “Splendida, geniale, grande, simpatica, bellissima, divertente” si legge sui fogli, mentre agli angoli, in pennarello nero, un indelebile “tanta roba”, espressione imparata (e a quanto pare ben apprezzata dagli ospiti) durante il soggiorno in città.