Raccolta firme a Bonacina: “Non chiudete la nostra scuola”

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La scuola del rione di Bonacina
La scuola del rione di Bonacina
La scuola del rione di Bonacina
La scuola del rione di Bonacina

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LECCO – Ancora nessuna decisione è emersa riguardo all’ipotesi di chiusura di alcune delle scuole del capoluogo ma per quella di Bonacina, il rischio potrebbe essere fondato: la prima classe non si farà quest’anno così come a Malnago, si è scelto infatti di fare una classe di prima in più alle elementari di San Giovanni.

Come per Laorca, dove per il secondo anno di fila non si è potuta realizzare la prima, anche Malnago e Bonacina entrerebbero nella lista degli istituti a rischio chiusura anche se, tra le due, la chiusura sembra essere più concreta per la scuola di Bonacina, dotata di spazi più ristretti che non consentono per motivi di sicurezza di avere classi con più di 18 alunni, ha una palestra piccola e non possiede una mensa. Al contrario a Malnago la scuola è in un edificio più capiente, è dotato di mensa e di una palestra più grande.
Gli abitanti del rione, però, non ci stanno ed hanno già avviato una raccolta firme ( che si raccolgono sia a scuola che all’edicola Walter) per scongiurare la possibile chiusura dell’istituto scolastico.

“Abbiamo trovato molto deludente la modalità con la quale dirigente, assessore e provveditorato hanno cercato di risolvere la questione – spiegano in un volantino i promotori della petizione – crediamo infatti che la decisione non possa essere presa mettendo in una sala i genitori del bambini che rischiano di non trovare posto nella scuola che voglio frequentare” sottolineano riferendosi all’incontro che si è svolto in settimana alla scuola Ticozzi tra famiglie e rappresentanti scolastici.

Per gli abitanti di Bonacina la scuola è “nel quartiere una ricchezza e non solo un costo: permette ai residenti di rimanere all’interno del proprio quartiere e ne facilita la conoscenza e l’integrazione; viene scelta dai residenti fuori quartiere perché nelle sue dimensioni ridotte offre un ambiente a misura di bambini nel quale è sicuramente più semplice offrire un’attenzione individualizzata. Lo spazio ridotto negli anni è stato forse uno stimolo maggiore a cogliere o inventare proposte furi dalle mura della scuola”.

Una scuola grande significa scuola buona? Si chiedono. “Non dimentichiamoci che una scuola davvero grande per accogliere tutti i rioni di Lecco alta non esiste ancora e addirittura non è stata individuata un’area adatta a creare una simile struttura. Siamo davvero sicuri che abbia senso?”