Alloggi Aler, “Quote anche per single, giovani coppie e genitori separati e anziani. Aumentare il criterio della residenzialità”

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MILANO – Graduatorie ad hoc per anziani, giovani coppie, single e genitori separati e maggiore tutela alle famiglie lombarde anche attraverso la possibilità di aumentare il coefficiente riferito alla residenza.

E’ quanto chiede una mozione presentata dalla Lega Nord (primo firmatario il Capogruppo del Carroccio Massimiliano Romeo) approvata oggi a maggioranza in Consiglio regionale che chiede la modifica del Regolamento regionale per l’assegnazione degli alloggi popolari.

Agire sul Regolamento – ha detto Romeo – ci permetterà di creare graduatorie differenziate per genitori separati, giovani coppie, anziani e single e aumentare il criterio della residenzialità. In questo modo aiuteremo quei lombardi che con la crisi hanno difficoltà nell’accedere al mercato dell’abitazione e al tempo stesso sono tagliati fuori dalle graduatorie per accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

A favore della mozione si sono espressi PdL, Lega Nord, Lista Maroni, Fratelli d’Italia e Pensionati. Contrari Pd, Movimento 5 Stelle e Patto Civico. Oltre a Romeo, in discussione sono intervenuti per la maggioranza a sostegno della mozione Alessandro Sala (Lista Maroni, Presidente della Commissione Territorio) e Riccardo De Corato, capogruppo dei Fratelli d’Italia. Per Onorio Rosati del partito Democratico,  è inopportuno intervenire sul regolamento mentre si sta mettendo mano all’intera riforma delle Aler.  “In questo modo– ha detto Rosati – si interviene su un aspetto delicato come i criteri di assegnazione,  con il rischio di alterare una delicato di sistema di equilibrio”. 

Secondo Iolanda Nanni del Movimento 5 Stelle non si “può affrontare la riforma Aler in maniera così frammentata cercando poi di far passare indicazioni di carattere propagandistico come la residenzialità”.

Per Lucia Castellano del Patto Civico, “E’ davvero paradossale che la maggioranza chieda un impegno alla Giunta su temi che stiamo affrontando e discutendo in Consiglio. Si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti delle prerogative dell’assemblea legislativa e del nostro stesso ruolo”.