MILANO – La Commissione speciale Rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica incontrerà settimana prossima il Presidente del Gran Consiglio della Repubblica del Canton Ticino. All’ordine del giorno i temi già sollevati oggi dalle organizzazioni sindacali svizzere durante la seduta.
“Abbiamo un ricco calendario – ha detto la Presidente della Commissione Francesca Brianza (Lega Nord) – per fare il punto sulle problematiche dei frontalieri. Lunedì incontriamo il Gran Consiglio, martedì in Aula si discuterà la risoluzione riguardante l’indennità di disoccupazione per i frontalieri. E dopo l’estate cominceremo con il progetto Burocrazia Zero”.
In Commissione sono state affrontate diverse questioni, tra cui quella relativa alla delocalizzazione di molte imprese italiane in Svizzera, dove la pressione burocratica è meno pesante, e il cosiddetto dumping salariale. I lavoratori frontalieri in Canton Ticino sarebbero oltre 50.000 e dal 2009 ad oggi il numero di imprese straniere che operano in Svizzera sono aumentate del 400%.
“Martedì in Aula – ha detto la Presidente della Commissione – sarà votata la risoluzione che sollecita la Regione a rivolgersi al Governo perché venga ripristinato il fondo speciale di disoccupazione che prevede un trattamento di favore per i lavoratori frontalieri visto il sistema di mercato più liberale esistente in Svizzera”.
Brianza ha poi confermato che dopo l’estate la Commissione si concentrerà sul progetto Burocrazia Zero, che prevede che le Camere di Commercio dei Comuni di confine si attivino per trovare strumenti e mezzi per alleggerire la pressione fiscale e burocratica arginando il fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane in Svizzera.