MILANO – La Commissione Attività produttive ha ospitato oggi i rappresentanti di Confcommercio Lombardia, Confesercenti Lombardia, Federdistribuzione, Anci, Upl, Unioncamere Lombardia, Legacoop, Confcooperative, Filcams, Fisascat, Uiltucs e Crcu per un confronto sul progetto di legge 38, relativo a “Disposizioni in materia di programmazione commerciale. Modifica al titolo II, capo I, della l.r. 2 febbraio 2010 n. 6 “Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere”.
La cosiddetta “moratoria” ha incontrato le perplessità di Federdistribuzione, mentre per Confcommercio Lombardia “va rivista la pianificazione regionale” anche alla luce dei 20mila posti di lavoro persi nel settore negli ultimi 4 anni e del -4,6% registrato nei consumi in Lombardia. Tra i dati evidenziati il superamento degli spazi occupati da grande e media distribuzione (9 milioni di metri quadrati di superficie) rispetto a quelli del commercio di vicinato (7,1 milioni di metri quadrati).
Anci ha chiesto a Regione Lombardia di muoversi evitando contenziosi sui territori comunali.
“Ci sono posizioni diverse, ma il dibattito ha ampiamente confermato che tutti gli attori condividono la necessità di una pausa per riscrivere con urgenza i criteri per una nuova pianificazione commerciale – spiega il Presidente della IV Commissione, Angelo Ciocca (Lega Nord) – Se la crisi è generalizzata, la decisione del governatore Maroni e dell’assessore Cavalli di ripensare complessivamente il comparto è ancor più lungimirante”.
“L’obiettivo di Regione Lombardia è tutelare l’interesse generale senza logiche di contrapposizione – aggiunge il Vice presidente Carlo Malvezzi (Pdl)- Garantendo a tutti il giusto ascolto, dimostriamo di volere regole nuove che integrino i diversi livelli commerciali per far ripartire i consumi, valorizzando i modelli dei distretti urbani. Noi dobbiamo favorire un’alleanza tra gli operatori: se la moratoria non limita la libertà d’impresa, ben venga”.
Sul tema anche il Movimento 5 Stelle Lombardia ha presentato nei giorni scorsi, per iniziativa ei consiglieri Dario Violi e Andrea Fiasconaro, una mozione che chiede alla Giunta e al Presidente Maroni uno stop al rilascio di nuove licenze per i centri commerciali.