MILANO – Agire risolutamente sul Governo per sbloccare le risorse destinate alla cassa in deroga e fare pressione sulla Conferenza Stato Regioni per rivedere la ripartizione delle risorse per gli ammortizzatori sociali, la cui quota in Lombardia è scesa dal 22 al 17%.
Questi alcuni punti della mozione votata unanimemente dal Consiglio sul tema della integrazione salariale di cui possono beneficiare le piccole imprese e diverse tipologie di lavoratori. L’esaurimento delle risorse destinate alla cassa in deroga è infatti previsto entro i primi sei mesi dell’anno.
Il testo approvato invita la Giunta ad anticipare (“in presenza di assegnazione certa delle risorse e di svincolo dal patto di stabilità”) le indennità per i lavoratori già autorizzati, nel periodo a volte piuttosto lungo che precede l’erogazione da parte dell’INPS.
Il Consiglio intende inoltre mettere all’ordine del giorno della prima seduta utile della Commissione competente i temi del lavoro e del sostegno alle imprese e all’occupazione.
Il testo uscito dall’Assemblea regionale è il frutto della convergenza di due mozioni, presentate rispettivamente da PDL, Lega Nord e Lista Maroni (primo firmatario Mauro Parolini) e da Pd e Patto Civico Ambrosoli (primo firmatario Alessandro Alfieri) di analogo intento.
Il Presidente Roberto Maroni, si è detto soddisfatto per la convergenza di maggioranza e opposizione su un tema centrale e fortemente critico per la Lombardia ed ha informato l’Assemblea che nei prossimi giorni consegnerà il testo della mozione al Presidente del Consiglio in carica, ribadendo “l’impegno forte che sento di poter garantire su questi temi”.
Al dibattito hanno partecipato anche i consiglieri Angelo Ciocca (LN), Dario Violi (M5S) e il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo De Corato.