MILANO – Il Consiglio Regionale, presieduto da Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), ha approvato il Piano di Interventi dell’Ufficio di Presidenza nell’ambito delle iniziative umanitarie di soccorso e solidarietà in favore delle popolazioni colpite da calamità naturali e catastrofi. La proposta di atto amministrativo contiene i criteri di riparto dei 300 mila euro ricavati dal bilancio del Consiglio regionale del 2011 sulla base di risparmi e tagli di alcune voci come congressi, convegni, fondi di rappresentanza e altro.
“Con questo provvedimento -ha detto il relatore vice presidente Carlo Saffioti (PdL) – interveniamo a sostegno delle popolazioni interessate agli eventi alluvionali verificatisi dal 2009 dal 2011 in Liguria, Toscana e Lombardia così come indicato da mozioni approvate dal Consiglio regionale. Altra cosa saranno gli interventi e le iniziative che riguardano il terremoto al quale dedichiamo una seduta consiliare apposita, che si svolgerà settimana prossima, martedì 19 giugno”.
In apertura di seduta infatti il Presidente Cecchetti aveva informato l’Aula sulla decisione di dedicare un’intera seduta consiliare ai problemi della zona mantovana, riunione che sarà preceduta da un incontro con sindaci e amministratori dei comuni colpiti dal sisma.
La proposta approvata oggi applica la legge regionale 20/2011 sulla possibilità di intervenire con provvedimenti straordinari di solidarietà in caso di grave allarme sociale o in situazioni dove non è stato possibile intervenire con provvedimenti della Giunta regionale. In questo senso rientreranno tra i beneficiari del contributo quei territori lombardi, in special modo della provincia di Varese, che hanno subito gravi danni nel 2009 e che ancora non hanno trovato risarcimento.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche il Consigliere Segretario Carlo Spreafico (PD), che ha illustrato i vari passaggi che hanno portato all’approvazione di oggi, e il consigliere Davide Boni (LN), che ha voluto denunciare il “silenzio” dei media nazionali sul terremoto a Mantova. “Il sisma -ha detto Boni- viene considerato una questione emiliana e solo in modo residuale di Mantova, mentre anche nel nostro territorio la situazione è molto grave e perciò necessita di interventi di grande portata”.