Gli impianti da sci potrebbero non riaprire. Il CTS: “Non ci sono più le condizioni”

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Impianti Sci Seggiovia

L’apertura è prevista per domani, lunedì 15 Febbario

L’assessore regionale Sertori: “Un provvedimento che blocca tutto a un giorno dall’apertura significherebbe creare un danno davvero ingente”

LECCO – Potrebbe esserci un beffardo dietrofront sull’apertura degli impianti da sci prevista per domani, lunedì 15 Febbraio.

Walter Ricciardi consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, e il CTS (Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute) sarebbero concordi nel rivedere la decisione di riaprire gli impianti da sci perché “non ci sarebbero più le condizioni di sicurezza“.

Questo alla vigilia della tanto attesa riapertura, che dovrebbe avvenire domani, lunedì, pur con tutti gli accorgimenti del caso, nel rispetto delle norme Anti Covid vigenti e con le limitazioni all’affluenza imposta al 30% della capacità degli impianti.

A far compiere questa virata sarebbero principalmente le mutate condizioni epidemiologiche dovute alla circolazione delle varianti del Covid e ad una situazione che si starebbe aggravando.

Massimo Sertori, assessore alla Montagna di Regione Lombardia

Sulla questione interviene Massimo Sertori, assessore alla Montagna di Regione Lombardia che dichiara: “Ricciardi dice che non ci sono più le condizioni per l’apertura degli impianti di risalita. Ricordo che solo una settimana fa il CTS aveva approvato le linee guida proposte dalle Regioni per l’apertura in sicurezza. Rammento pure che tale documento contiene già forti limitazioni. E i gestori degli impianti si sono organizzati di conseguenza per l’apertura a partire dal 15 febbraio, così come previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dpcm)”.

Chiudere il giorno prima oltre ad una beffa creerebbe danni ingenti, come sottolinea lo stesso assessore regionale, che conlude: “Fare un provvedimento che blocca tutto a un giorno dall’apertura significherebbe creare un danno davvero ingente alle società di gestione delle attività che intanto hanno assunto personale e organizzato l’apertura. Ma il fatto metterebbe perfino in discussione la credibilità di uno Stato che ieri ha detto una cosa e che oggi afferma il suo contrario. Per questo – ha chiosato – spero vivamente che alla fine prevalga il buonsenso e la Politica intervenga esercitando la propria funzione”.