Alba magica dal Crocione del San Martino, immortalata da Mauro Lanfranchi nel 2021

Tempo di lettura: 2 minuti
Crocione San Martino Neve 2021 foto Lanfranchi
Il Crocione del San Martino avvolto della neve nello scatto fotografico datato 2021 e realizzato da Mauro Lanfranchi

Il racconto di uno scatto fotografico che parla di bellezza e fatica

“Il primo colpo d’occhio fu elettrizzante: un manto di neve intonso di oltre 50 centimetri rendeva l’ambiente circostante un luogo fiabesco”

LECCO – Certe immagini nascono dalla passione, altre dall’intuito, altre ancora dalla caparbietà di inseguire la luce perfetta. Lo scatto mozzafiato del lecchese Mauro Lanfranchi, che immortala l’alba sul Crocione del San Martino, è la sintesi di tutto questo.

Era l’inverno del 2021 – racconta il fotografo lecchese – quando decisi di partire alle tre di notte. Una perturbazione aveva interessato la zona per giorni, ma le previsioni indicavano che sarebbe passata e che il paesaggio sarebbe stato avvolto da un candido manto di neve. Non potevo perdere quell’occasione”.

La salita, resa ancora più impegnativa dalle abbondanti nevicate, iniziò nel cuore della notte. “Giunto alla Cappelletta, ho scelto di proseguire passando dalla Baita del Falco per evitare di lasciare impronte visibili sui dossi circostanti il Crocione. Non volevo interferire con la purezza del paesaggio”, spiega Lanfranchi.

Il fotografo lecchese Mauro Lanfranchi
Il fotografo lecchese Mauro Lanfranchi

Tre ore di fatica, il freddo che si fa pungente, ma poi arriva la ricompensa. “Il primo colpo d’occhio fu elettrizzante: un manto di neve intonso di oltre 50 centimetri rendeva l’ambiente circostante un luogo fiabesco. Sullo sfondo, la città di Lecco, il Monte Barro e i laghi briantei si scorgevano attraverso un suggestivo strato di nubi basse”.

Lanfranchi descrive con entusiasmo il momento clou della sua esperienza: “L’apoteosi si è concretizzata con l’arrivo della cosiddetta ‘Ora blu’. Quando il sole inizia a sorgere e il cielo si tinge di un’incredibile luce rosata, è un attimo che lascia senza fiato. È stato un momento magico”.

Quello scatto, oggi condiviso da tanti che lo hanno visto e apprezzato, è il frutto di dedizione e amore per la montagna. “Ancora una volta, l’intuito mi ha dato ragione, e la fatica è stata ampiamente ripagata. Ogni passo in salita è valso la meraviglia di quel momento”, conclude Lanfranchi.