Escursioni serali in montagna e falsi allarmi: l’appello del Soccorso Alpino

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escursioni notturne

“Con i telefoni cellulari è sempre più raro che un escursionista in difficoltà si metta a fare segnali luminosi per chiedere aiuto”

LECCO – Il Soccorso Alpino lancia un appello alla cittadinanza a fronte dell’arrivo della bella stagione e quindi delle sempre più frequenti escursioni notturne o serali, chiedendo di “evitare di effettuare chiamate di emergenza affrettate e precipitose quando si vedono luci di torce elettriche o pile frontali nei boschi, in zone montane o su pareti di arrampicata”.

Negli ultimi giorni il Soccorso Alpino ha ricevuto un numero crescente di chiamate di emergenza da persone che segnalavano di aver visto luci in montagna durante le ore serali o notturne, scambiandole per messaggi di aiuto o emergenza, rivelandosi poi falsi allarmi.

Marco Anemoli
Marco Anemoli

“Le escursioni notturne o serali sono diventate sempre più popolari tra gli amanti e gli appassionati della montagna – spiega Marco Anemoli delegato della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino – Per questo motivo è necessario evitare di essere precipitosi nel fare segnalazioni, in quanto una volta inoltrata la chiamata automaticamente l’intera macchina dei soccorsi si mette in azione e ciò comporta la mobilizzazione di risorse costose e potrebbe ritardare le operazioni di soccorso per le persone che ne hanno effettivamente bisogno. Quindi, ribadisco e chiedo alla cittadinanza di fare attenzione e di non confondere le luci delle torce elettriche e delle pile frontali con segnali di emergenza”.

Anemoli ricorda inoltre: “Con gli smartphone e i telefoni cellulari è sempre più raro che un escursionista in difficoltà si metta a fare segnali luminosi per chiedere aiuto. Le richieste di intervento vengono effettuate con il telefono. Ovviamente la nostra raccomandazione per chiunque intraprenda un’escursione che sia di giorno, di sera o di notte, è quello di avere sempre con sé il proprio smartphone, preoccupandosi non solo di averlo carico, ma di avere nello zaino anche una powerbank, ovvero una batteria aggiuntiva”.

Il Soccorso Alpino, quindi ricorda di “essere consapevoli delle proprie capacità e di evitare di avventurarsi in percorsi troppo impegnativi o pericolosi“. Senza dimenticare di “portare con sé l’attrezzatura e tutto il necessario per affrontare l’escursione in sicurezza, che resta la nostra priorità assoluta”, chiosa il delegato Marco Anemoli.