Gita scialpinistica del Cai Strada Storta al Piz Surgonda

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Un gruppo di 16 partecipanti ha raggiunto la montagna elvetica

Domenica 26 febbraio il programma prosegue con una terza escursione di scialpinismo, meta da programmare

LECCO – Il Cai Strada Storta (sottosezione del Cai Lecco) domenica scorsa ha continuato la sua attività sociale con la seconda gita di scialpinismo alla scoperta della val d’Agnel (Julierpass – Engadina, Svizzera). La cima designata è il Piz Surgonda (3196 m), caratterizzato da una salita con ampi pendii e molto panoramica. Un gruppo di 16 persone ha aderito alla gita, partenza dall’ospizio “La Veduta” sulla strada per Bivio (2200 m), dove gli scialpinisti hanno l’imbarazzo della scelta su quale cima raggiungere: il Compagnung, il 3001, il piz d’Agnel e, appunto, il piz Surgonda.

Questa seconda escursione scialpinistica, proposta dal consiglio della Strada storta in cerca di neve in ambienti alpini ben noti ma sempre magnifici e non troppo lontani da casa, alza un pochino l’asticella rispetto alla precedente gita al monte Cazzola (val d’Ossola – Piemonte). L’escursione era caratterizzata da un dislivello di poco inferiore ai 1000 m percorribili in un tempo stimato di 3h30′. E come nella prima uscita la salita con le “pelli” e la sciata in neve trasformata lungo i pendii del piz Surgonda ha confermato e rafforzato negli scialpinisti le sensazioni positive già provate al monte Cazzola.

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“La gita, classificata BS (buon sciatore), caratterizzata da un grande sviluppo e da una cima superiore a 3000 m, ha messo davanti agli occhi dei partecipanti, intensi frequentatori della zona, evidenti segni che manifestano i cambiamenti climatici ormai in atto, divenendo sempre più tangibili – raccontano dal Cai Strada Storta -. Uno è il lago di sankt Moritz che a metà febbraio è solo parzialmente ghiacciato, mostrando sì gli strati superficiali del suo specchio d’acqua solidi, ma il loro aspetto trasparente, come un vetro, richiama all’attenzione per l’assenza della solita copertura nevosa. L’altro percepibile lungo il tracciato della gita riguarda l’inversione termica e l’azione del vento, poiché più si sale in quota più le temperature aumentano e il manto nevoso si assottiglia rivelando le rocce”.

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Tutti gli scialpinisti del gruppo hanno raggiunto soddisfatti la sella (3160 m) tra la cima e l’anticima, punto dove, abbandonati gli sci, i più intrepidi hanno raggiunto a piedi la cima del piz Surgonda (3196 m) lungo una breve cresta sassosa scarsamente innevata.

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Il Cai Strada Storta ricorda che il programma delle attività sociali è appena iniziato, domenica 26 febbraio prosegue con una terza escursione di scialpinismo, meta da programmare, seguita da una ciaspolata notturna in val Gerola il 4 marzo. Si continua ancora con una gita infrasettimanale, l’8 marzo, che ha come obiettivo l’attraversata della Mer de Glace (ghiacciaio del monte Bianco) con gli sci.

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